rotate-mobile
Attualità

Castagnaccio, preparazione e curiosità sul goloso dolce autunnale

Il castagnaccio è un dolce povero, tipico delle zone appenniniche tra la Toscana e l'Emilia Romagna e "simbolo" della stagione autunnale

Il castagnaccio "Baldino" "Pattona" è una tipica prelibatezza della cucina romagnola e propriamente delle zone rurali, che si consuma nei mesi tipicamente autunnali. Si tratta di una sorta di focaccia dolce costituto da gustosi, genuini e semplici ingredienti: farina di castagnefrutta secca (pinoli e uvetta).

La ghiotta pietanza è apprezzata e consumata in maniera particolare nelle zone appenniniche, località per l'appunto particolarmente "affollate" da alberi di castagni, come ToscanaLazioUmbriaEmilia-RomagnaLombardia e Piemonte.

Ottima fonte di energia e sostanze benefiche presenti nella farina di cui è costituita, come sali minerali e vitamine, il castagnaccio rappresenta per questa ragione, un'ottima pietanza da essere consumata a colazione, così da iniziare la giornata con la giusta carica.

La ricetta
Ingredienti:

Per 4 persone

  • 500g di farina di castagne

  • 750g di acqua

  • 150g di olio extravergine d'oliva

  • 80g di uvetta sultanina

  • 60g di pinoli

  • un pizzico di sale

Preparazione:

Lasciare in acqua tiepida uvetta e pinoli. Nel frattempo, in una terrina amalgamare la farina setacciata con l'acqua e un pizzico di sale e mescolare il tutto finchè non scompariranno eventuali grumi.

Successivamente, aggiungere l'olio d'oliva;  ungere con del burro (oppure dell'olio EVO) uno stampo, versando il composto e prestando attenzione a non farlo diventare più alto di 2 cm.

Cospargere la torta con uvetta e pinoli, condire con un filo d’olio e informare per 15 minuti a 250°.


La ricetta per la preparazione di questa squisitezza ormai non ha più segreti per noi, ma da dove trae la sua origine?

Il pane dei poveri

Il castagnaccio, consiste in una torta rustica semi-dolce nota sin dal lontano Cinquecento. Un tempo, era soprannominato e identificato come pane di legno o pane dei poveri per la semplicità degli ingredienti di cui è costituito. La ricetta originaria è davvero molto semplice: la farina di castagne ricavata dalla macinazione delle castagne essiccate, densa, saziante e nutriente, si mescolava con acqua, olio e rosmarino per ottenere un pane basso, non lievitato, che sostituiva quello più prezioso ottenuto dalla farina di frumento. Tuttavia, sino in origine, non si conosceva una ricetta codificata del castagnaccio, che poteva essere arricchito con lo zucchero, la scorza d’arancia, i semi di finocchio, il miele ma anche il cacio o il lardo in base agli ingredienti a disposizione. Con il tempo, l’uvetta e i pinoli sono diventati i due ingredienti maggiormente apprezzati, e oggi fanno parte della ricetta classica. Come accompagnamento alla squisita prelibatezza, è consigliata della ricotta o del miele di castagno, oppure del vino novello, o persino vini dolci come il vin santo.

Secondo quanto si legge nel Commentario delle più notabili et mostruose cose d'Italia e di altri luoghi, di Ortensio Landi (Venetia, 1553) pare che l'inventore del castagnaccio sia stato un lucchese tale "Pilade da Lucca", che fu "il primo che facesse castagnazzi e di questo ne riportò loda".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Castagnaccio, preparazione e curiosità sul goloso dolce autunnale

RiminiToday è in caricamento