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I fratelli Raschi accendono i fuochi di un nuovo ristorante nelle vecchie ghiacciaie della città

Dopo il locale stellato al mare in omaggio al nonno Guido, nasce Augusta in ricordo della nonna. Al timone della brigata lo chef Paolo Bissaro

Un ristorante in onore del nonno Guido li ha portati in questi anni a conquistare la stella Michelin. Un legame fortissimo con la loro famiglia e, adesso, i fratelli Raschi, Gianluca e Gianpaolo, fanno il bis e aprono un nuovo locale in pieno centro storico, in onore della nonna Augusta. Inaugura mercoledì 10 giugno "Augusta – Cucina e Cicchetto" in quell’angolo fra le vie D’Azeglio e Di Duccio che un tempo ospitava le ghiacciaie della città. Un locale che si apre come una bottega con i prodotti del laboratorio di ricerca Guido Lab e dove si potrà vivere il Giardino di Sandra dal pranzo alla cena, fra il profumo dei gelsomini, reperti storici, fiori e piante. Uno spazio suggestivo e accogliente, fra elementi di design e tradizione, che richiamano le più importanti capitali europee con uno sguardo sulla storia della città. Un progetto a firma dell'architetto Barbara Vannucchi. Invece, a guidare la brigata lo chef Paolo Bissaro, nuova risorsa della squadra.

“Era un sogno che coltivavamo da tempo, una chiusura ideale del cerchio con una sfida fra passato e futuro che affonda le radici nelle tradizioni di famiglia e si proietta in una dimensione che vuole andare oltre l’idea di ristorante, come evidenzia già il payoff Cucina e cicchetto dell’insegna” rivelano i fratelli Gianluca e Gianpaolo Raschi, anticipando le novità sul terzo ristorante del gruppo, dopo Guido di Miramare e Il Mare di Guido a Fico Eataly World a Bologna.

Il nuovo ristorante Augusta dei fratelli Raschi

Un segno del destino
Il legame forte con il cibo e la storia è già nella location. Come rivela Oreste Delucca, autore qualche mese fa di ‘Toponomastica Riminese’ per Luisè Editore, prima dell’intitolazione a D’Azeglio la strada si chiamava ‘Via delle ghiacciaie’ perché quella intorno alla Cattedrale di Santa Colomba era la zona delle grandi vasche rotonde dotate di sistema di scolo che venivano riempite di neve ghiacciata ed erano utilizzate per conservare per mesi gli alimenti deperibili.
Pesce, carne, verdure, prima che nascesse il frigorifero. Una mappa napoleonica ne contiene quattro poi riportate in un cabreo del ‘700 che raffigura la Cattedrale di Santa Colomba e la parete curva dell’esterno di Augusta ne era un perimetro.

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Una storia nella storia
Augusta è il respiro della storia di famiglia che si interseca a filo doppio con la storia della città. E’ il tributo ad Augusta Biotti, la moglie di Guido e la prima cuoca di quello che nacque come chiosco in riva all’Adriatico. A Miramare faceva la pizza nelle balere, nei bar e nelle case private con una stufetta a gas e in una fiaschetteria oggi diventata albergo vendeva il vino che la famiglia produceva alle pendici del castello di Mulazzano. Ennesimo romantico parallelo con lo sbarco della Guido srl accanto a Castel Sismondo. Da qui l’idea di andare oltre il classico ristorante e ricreare le atmosfere di una sorta di casa degli anni ’50.

Bottega, cicchetti e cucina
“Augusta sarà aperto già al mattino con la Bottega e i cicchetti sulla scorta di un Baccaro veneziano. Cicchetti che per nonno Guido erano un bicchiere di vino ma oggi sono lo stuzzichino rompi digiuno, uno sfizio, una voglia di qualcosa di sano senza orari da mangiare o portare via: un assaggio di pesce o salumi, di prodotti del territorio e di stagionemagari accompagnato da un cicchetto di vino , uno “shot”, un calice di Sangiovese, una bollicine francese o una birra fresca di spina” ancora i fratelli Raschi e Bissaro, che spiegano: “L’obiettivo non è portare Guido in città ma proporre
una cucina più di pancia che di testa, “popolare” in quanto figlia della fruibilità giornaliera e alla costante ricerca del buono. L’intenzione è riuscire a lavorare con il Giardino di Sandra almeno otto mesi all’anno e di avere la cucina aperta senza sosta da mattina a sera sei giorni a settimana con giorno di chiusura il martedì. Enrico Palazzi, Francesco Zambardino, Alberto Bugli ed Elena Bazzoccbi saranno i perni della sala e dell’enoteca”.

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