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Al Galli tutto esaurito per il concerto di Vinicio Capossela, un viaggio tra bestie, cavalieri e magia

L'artista parte da Rimini con il tour autunnale che segue l'uscita del nuovo album "Ballate per uomini e bestie"

Teatro Galli sold out per Vinicio Capossela. I biglietti per il concerto dell'artista sono andati a ruba, tutto esaurito. Il 6 ottobre il cantante parte da Rimini con il tour teatrale dell'autunno 2019, che segue la pubblicazione dell'ultimo progetto discografico “Ballate per uomini e bestie”. Le atmosfere di questo lavoro, Capossela le aveva anticipate, in parte, a Rimini, la scorsa primavera, in occasione dei festeggiamenti per la biblioteca Gambalunga, durante una serata al teatro degli Atti dove l'artista ha dialogato con il semiologo Paolo Fabbi e lo storico Piero Meldini.

“Ballate per uomini e bestie", uscito a maggio per la La Cùpa/Warner Music, è il suo undicesimo lavoro in studio. Presentato dall’autore come “Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”, il nuovo disco è stato anticipato dall'uscita del brano “Il Povero Cristo” accompagnato da un videoclip scritto da Vinicio Capossela e Miriam Rizzo per la regia di Daniele Ciprì che firma anche la fotografia. Il video è stato girato a Riace e gli interpreti sono Enrique Iatzoqui, il celebre Gesù de “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, Marcello Fonte, palma d’oro a Cannes nel 2018 per Dogman e Rossella Brescia.

“Ballate per uomini e bestie” è un’opera di grande forza espressiva che guarda alle pestilenze del nostro presente travolto dalla corruzione del linguaggio, dal neoliberismo, dalla violenza e dal saccheggio della natura. In un’epoca in cui il mondo occidentale sembra affrontare un nuovo medioevo inteso come sfiducia nella cultura e nel sapere e smarrimento
del senso del sacro, Capossela sceglie di pubblicare un canzoniere che, evocando un medioevo fantastico fatto di bestie estinte, creature magiche, cavalieri erranti, fate e santi, mette in mostra le similitudini e il senso di attualità che lo legano profondamente alle cronache dell’oggi. Il racconto e il canto divengono strumento per tentare un riavvicinamento al sacro e alle bestie, indispensabile punto di accesso al mistero della natura, anche umana. La forma scelta da Capossela per questa sua nuova impresa artistica è quella della ballata, come occasione di pratica metrica e di svincolamento dalla sintesi. La ballata prende il caos delle parole in libertà, l’esperienza liquida del divenire, le riduce a storia e le compone nel fluire di strofe.

Tra i quattordici brani che compongono l’album non mancano poi canzoni ispirate alla grande letteratura, da testi medievali alle opere di poeti amati come Oscar Wilde e John Keats. Scritto, composto e prodotto da Vinicio Capossela, “Ballate per uomini e bestie” è stato registrato nell’arco di due anni tra Milano, Montecanto (Irpinia) e Sofia (Bulgaria) da Taketo Gohara e Niccolò Fornabaio, e si avvale della collaborazione di musicisti prestigiosi come Alessandro “Asso” Stefana, Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Massimo Zamboni, Teho Teardo, Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White, Georgos Xylouris e l’Orchestra Nazionale della Radio Bulgara.

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