rotate-mobile
Attualità San Giovanni in Marignano

Le "streghe" sono tornate con notti magiche, artisti internazionali e il tradizionale rogo

Mercatino, spettacoli e laboratori per la kermesse che segna l'inizio dell'estate e richiama migliaia di turisti

La Notte delle Streghe” segna con puntualità, dal 1988, l’inizio dell’estate nella Riviera Romagnola ed ogni anno viene salutata con entusiasmo dalle migliaia di visitatori che la scelgono per l’alchimia del mercatino, con i suoi prodotti artigianali, le essenze, i gusti, i manufatti e gli unguenti a base di erbe, ma anche la magia delle scenografie, l’incanto degli spettacoli e le tante animazioni che colorano i vicoli del centro, e le specialità tradizionali proposte da ristoranti e stand.
L’evento è anche l’occasione per salutare l’arrivo dell’estate recuperando riti e folclore che dialogano con la tradizione popolare romagnola delle celebrazioni per il Solstizio e per San Giovanni, che culminano con il tradizionale ed evocativo “Rogo della Strega” che si svolge ogni anno alla mezzanotte dell’ultima serata.

"Dopo le grandissime celebrazioni per il Trentennale della manifestazione, che hanno trovato il simbolo più prezioso nel libro “La Notte delle Streghe: una festa di sogni e di segni”, l'amministrazione comunale raccoglie la sfida di saper stupire nuovamente i visitatori e creare ancora nuove magie. "Crediamo di esserci riusciti cercando di tornare alla tradizione popolare che riscopriamo sempre con orgoglio e passione rinnovata: non a caso è stato scelto il tema dell’Acqua, associato a quello della Luna ed i suoi influssi, così come si è investito sulla partecipazione all’evento con il progetto #staccidentro, che invita marignanesi e non, durante le magiche notti dell’evento, a trasformarsi in streghe, stregoni ed altre magiche presenze della Notte. La risposta in termini comunicativi, di gradimento e di partecipazione è stata davvero positiva: oltre 50 i figuranti che quest’anno si caleranno nei personaggi di streghe, stregoni ed altre magiche presenze e ci stupiranno con il “Rogo”, che in questa edizione sarà celebrato dalla comunità come una sorta di rito collettivo, richiamando alla tradizione contadina, quando si era soliti celebrare i momenti significativi dell’anno, come quello che cade tra solstizio d’estate e Notte di San Giovanni, dandosi appuntamento e festeggiando davanti ad enormi pire che rappresentavano la volontà di lasciare il vecchio e le negatività a favore di della rinascita e del nuovo. Chi verrà a trovarci non potrà che percepire la cura ed il sentimento che accompagnano ogni anno questo magico evento e chi sarà attento ai dettagli coglierà il grande amore di un paese intero che è pronto ad accogliere, incantare e stupire con l’energia che sprigiona".

L'edizione 2019

In programma dal 19 al 23 giugno, la manifestazione è l’occasione per rievocare il folclore popolare che accompagna la tradizione della Notte di San Giovanni, quando le erbe bagnate dalla rugiada, in particolare nella notte tra il 23 ed il 24 giugno, acquistavano particolari impulsi medicamentosi e portentosi. Si narra poi che, in quella particolare notte, le streghe si incontrassero ai crocicchi delle strade e che fosse possibile vederle… Numerosi sono nella tradizione romagnola, i riferimenti al valore rituale dell’acqua, che, in questa magica notte (tra il 23 e il 24 giugno), ha spesso la forma della rugiada che si stende sui campi, ritenuta pura e portentosa come null’altro. Si riteneva infatti fosse in grado di sanare, al semplice contatto, i mali dell’uomo e di rendere efficaci, per i diversi usi, le erbe e le essenze vegetali.
L’acqua nella Notte di San Giovanni acquista dunque un potere magico-terapeutico. Lo testimonia  per esempio la notissima “Acqua di San Giovanni”, preparata con diverse erbe nella magica Notte ed esposta all’aperto, con poteri che hanno del portentoso. Proprio per questo nel dialetto si è soliti dire “La guaza ad San Zvan la guaress ogni malan” (la rugiada di San Giovanni guarisce ogni malanno). È noto come l’acqua influenzi gli influssi lunari, per questo i temi che scandiranno questa nuove edizione sono appunto l'acqua e la luna.

Gli artisti

Anche quest’anno tantissimi artisti italiani e stranieri sono pronti a stupirci con nuove magie: bolle di sapone che scendono dalla torre, creature magiche che camminano in parata per le vie del borgo, pozioni magiche e bevande di tutti i tipi per celebrare il rapporto tra streghe ed acqua, palombari e creature degli abissi, e tante altre abilità speciali, per continuare a celebrare le Streghe, creature che sfuggono al senso comune e che parlano di antiche leggende e di una sapienza da tenere stretta, perché questo nostro mondo conservi l'incanto del legame con la Natura ed il Mistero.  Quest’anno, oltre alla riconferma del Circo Paniko che ha rappresentato una grande anteprima del 2019, avremo, per la prima volta dopo molte annualità anche il Teatro A. Massari aperto: infatti la Compagnia Teatro Europeo Plautino, soggetto gestore del teatro comunale, presenterà in anteprima le prove aperte dello spettacolo “Le Nuvole” di Aristofane.

Notti social

Ogni anno “La Notte delle Streghe” segue una tematica cui è associata una grafica ed una comunicazione dedicata: quest’anno il tema dell’acqua e della luna ha dato vita ad un’idea inedita di Strega… molto fiabesca ed onirica. Ma le streghe non sempre sono brutte, cattive o trascurate… le streghe rappresentano quelle creature che popolano la nostra immaginazione, creano interrogativi o risolvono situazioni. Le streghe possono anche essere le ragazze della porta accanto, in grado di incantarci e nel contempo di affascinarci. E come tutte le creature magiche non si riflettono allo specchio, né tantomeno appaiono sui riflessi dell’acqua mentre ammirano la luna, anzi vengono attratte da quella luce e in essa si riconoscono e si compiacciono. Le streghe di San Giovanni sono profondamente contemporanee, ma nel contempo eteree e sfuggenti. Studio Magazino, che si è occupato dello studio del logo e della grafica dell’edizione 2019, ha cercato di raccogliere ed interpretare con un’immagine tutte queste istanze, dando vita alla grafica ufficiale dell’evento, scegliendo un’atmosfera onirica e di conseguenza un font di ispirazione “Felliniana”, così come i colori e le luci che la circondano. I toni dominanti sono gli azzurri, di rimando all’acqua, e gli ocra ed i gialli che evocano la luna. Ripreso inoltre il logo delle edizioni precedenti NDS, che ha in sé l’abbreviazione dell’evento, ma anche un immediato riferimento alla luna. La comunicazione passa anche tramite i social: anche quest’anno verranno promossi gli #lanottedellestreghe e #nds che permetteranno a tutti i partecipanti all’evento di renderlo ancora più social tramite condivisione di video, foto ed immagini sui profili dell’evento Facebook ed Instagram. Il canale Youtube è invece costantemente aggiornati con video che raccontano le edizioni passate e creano attesa per quella in arrivo (info: www.lanottedellestreghe.net e www.nottedellestreghe.net)

Le radici

L’evento marignanese racconta, da ormai 30 anni, le Streghe, dee e magiche erboriste, e le loro magie, con curiosità, stupore ed incanto ed è ormai un vero e proprio festival popolato da artisti italiani ed internazionali che, per cinque giorni, animano il borgo con acrobazie, magie e tante performances divertenti per grandi e piccini.
A questo periodo dell’anno sono associate tante superstizioni e la notte di San Giovanni è anche tradizionalmente conosciuta come la Notte delle Streghe. La tradizione vuole infatti che, in questo particolare momento astrale, le streghe si radunassero nei crocicchi della strade per espletare i loro sortilegi. Leggenda vuole inoltre che Artemisia, la strega buona della Valconca, abitasse a San Giovanni in Marignano, luogo di streghe, inganni e superstizioni fin dal Medioevo.
Queste tradizioni, il folclore, la superstizione popolare e l’ingegno di alcuni marignanesi, hanno dato vita a “La Notte delle Streghe”, una delle manifestazioni più longeve ed amate della Romagna.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le "streghe" sono tornate con notti magiche, artisti internazionali e il tradizionale rogo

RiminiToday è in caricamento