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Melograno: proprietà e curiosità del "zuccherino" frutto autunnale

Ricco di antiossidanti ed antinfiammatori, capaci di ridurre il rischio di contrarre i temuti malanni stagionali. E' anche un valido alleato per la salute mentale e cardiovascolare, ma anche per i notevoli benefici in ambito cosmetico

Il melograno è  ei grandi protagonisti della tavola dell'autunno, con i suoi dolcissimi chicchi rossi. Che sono anche molto ricchi di proprietà benefiche per il nostro organismo, che però forse non tutti conoscono.

Il melograno

L’albero di melograno (Punica granatum) appartiene alla famiglia Lythraceae e al genere Punica. Il frutto (melagrana) consiste in una bacca dalla forma rotondeggiante, con scorza molto dura e robusta e dai semi commestibili circondati da una polpa dal colore tipicamente rosso.
Esistono molte varietà di melograno, che si distinguono per dimensione e colore dei frutti, consistenza e gusto dei semi di melograno, che può essere più o meno dolce. Un esempio, tra le tipologie più note:

  • Valenciana e il Dente di cavallo (dolciastre)
  • Acco e Wonderful (agrodolci

Proprietà e benefici

La melagrana, ritenuta nell'antichità simbolo di vita e di fecondità, è nota per le prioprie considerevoli proprietà terapeutiche: ricca di vitamine (A, B, C, E e K), sali minerali (tra cui potassio, ferro, magnesio e calcio), tannini, flavonoidi e acido ellagico. Queste ultime, sono sostanze che svolgono una profonda azione antiossidante, pertanto attraverso le quali è possibile contrastare l'insorgenza e lo sviluppo dei radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento. Inoltre, il prezioso frutto svolge anche una notevole azione di protezione dei reni, del fegato e della mucosa dello stomaco; svolge anche un effetto antibatterico, impedendo così l'insorgenza della carie e si può utilizzare anche come astringente in caso di diarrea. Ma non è tutto, poichè tra i benefici del consumo del melograno ci sono anche la regolazione della pressione sanguigna, la riduzione del cosiddetto colesterolo cattivo (LDL) e la protezione contro l'osteoporosi e le malattie cardiovascolari.

Succo di melograno "fai da te"

E' possibile reperire con facilità il succo di melograno al supermercato oppure nei negozi biologici, ma con l'attrezzatura adeguata e in poco tempo è possibile realizzare una sana e gustosa spremuta in casa, a cui non si dovrà aggiungere nulla, tantomeno zuccheri.

E' necessario per la preparazione della bevanda, reperire e avere a disposizione frutti maturi (nel banco frutta o dal fruttivendolo, il frutto avrà un colore rosso vivo e le sfumature giallastre, inoltre non deve presentare spaccature sulla superficie), che si potrà conservare in frigorifero per un paio di settimane al massimo. Durante la preparazione, si procederà a taglaire il frutto a metà e spremerlo con l'aiuto di uno spremiagrumi oppure con uno schiacciapatate; una volta eseguita l'operazione, sarà necessario filtrare il tutto con un colino prima di servire e bere la spremuta. 

In alternativa, si può utilizzare anche la centrifuga o l'estrattore (per spremere soltanto i chicchi, si può acquistare uno sgranatore che renderà più veloce l'operazione di pulizia del frutto dalla buccia e dalle pellicine interne).

Melograno: proprietà cosmetiche

Al di là dell'uso alimentare, l'estratto dei semi di melograno viene utilizzato come ingrediente anche in campo cosmetico, all'interno di prodotti antiage, in virtù della presenza dei già citati flavonoidi che migliorano l'aspetto della pelle e favoriscono la rigenerazione cellulare. Il succo, infatti, può costituire un valido alleato per lenire la pelle arrossata (se aggiunto alla crema idratante, soprattutto dopo la depilazione o dopo una scottatura solare), per trattare i capelli sfibrati e spenti e anche la pelle grassa e soggetta ad acne. E' possibile utilizzare i semi della melograna per realizzare anche uno scrub per il corpo, aggiungendone due cucchiai a uno di zucchero di canna e due di olio extravergine di oliva.

Controindicazioni

Il consumo del melograno non ha vere e proprie controindicazioni, se viene rispettato il principio della moderazione (100gr di polpa apportano soltanto 83kcal, ma non bisogna esagerare). Coloro che stanno seguendo una terapia farmacologica (con farmaci antidepressivi, antinfiammatori, per l'ipertensione e antidiabetici) deve fare attenzione, poichè il succo può inibire l'effetto dei medicinali. Inoltre, è sconsigliata l'assuzione o ingerire i semini, per coloro che soffrono di diverticolite o di colite.

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