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Salute

Depressione: quali i sintomi ed i trattamenti possibili

Riconoscere la depressione nelle sue fasi iniziali aumenta la probabilità di guarigione Ecco una breve guida per conoscere cause, sintomi e possibili trattamenti

La depressione è uno dei disturbi psichici, o disturbo dell’umore, tra i più comuni e invalidanti. Si può considerare come la malattia del secolo essendo il disturbo più diffuso. A confermarlo il rapporto del 2018 curato dall’Istat in collaborazione con Eurostat: si stima che in Italia le persone che ne hanno sofferto nel 2015 superino i 2,8 milioni.
Andando avanti con gli anni aumenta la prevalenza dei disturbi di depressione e ansia cronica grave, dal 5,8% tra i 35-64 anni al 14,9% dopo i 65 anni. Inoltre, rispetto agli uomini, lo svantaggio delle donne tende ad emergere in età adulta e ad acuirsi oltre i 65 anni di età.

Sentirsi depressi significa vedere il mondo attraverso degli occhiali con le lenti scure: tutto sembra più opaco e difficile da affrontare, anche semplicemente alzarsi dal letto al mattino può essere un calvario. Molte persone depresse hanno la sensazione che gli altri non possano comprendere il proprio stato d’animo e che il loro ottimismo sia inutile e fastidioso. 

La depressione non compare improvvisamente ma è preceduta da giorni o settimane durante le quali la persona avverte sintomi psicologici, emotivi e fisici indicativi, ai quali, però, spesso non si dà importanza. Riconoscere questi sintomi è fondamentale per ricevere cure adeguate. Non bisogna lasciar passare troppo tempo, prima si interviene più probabilità di guarigione senza conseguenze negative, sia emotive che fisiche, ci sono.

Le cause

Spesso gli eventi traumatici possono essere la causa di episodi depressivi: un lutto, un licenziamento improvviso o una malattia somatica grave se non affrontati con l’atteggiamento giusto possono causare un senso di vuoto, di fallimento o di impotenza che porta sbalzi d’umore con conseguente senso depressivo. La depressione, però, può manifestarsi anche senza alcuna causa evidente.
Nonostante si ritenesse che tra le cause della depressione rientrassero anche fattori genetici, una recentissima ricerca, pubblicata a Maggio 2019 sull'American Journal of Psychiatric, ha dimostrato l'assenza di legami statisticamente significativi tra i principali geni individuati come cause di questa malattia.
Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche quindi non ci sono garanzie che una persona soffrirà di una depressione in base alle caratteristiche di uno o più geni, mentre sembra che l’ambiente giochi un ruolo fondamentale.

I sintomi

Ci sono cinque criteri per poter diagnosticare la depressione secondo il DSM-V (la quinta e ultima edizione del manuale diagnostico-statistico). I primi tre criteri definiscono la presenza di un episodio depressivo che, se ripetuto nel tempo, consente la diagnosi di disturbo depressivo maggiore. Questi criteri sono:

1. La presenza di cinque o più tra i sintomi seguenti per un periodo di almeno due settimane con significativa alterazione del normale funzionamento dell’individuo. Almeno uno dei sintomi deve essere l’umore depresso o la perdita di interesse e piacere nel fare le cose:

  • Umore depresso per la maggior parte del giorno, per la maggior parte dei giorni (es. sentirsi triste, vuoto, senza speranza). Nei bambini e negli adolescenti l’umore può essere irritabile.
  • Diminuzione dell’interesse o del piacere nel fare qualsiasi cosa, per la maggior parte della giornata, per la maggior parte dei giorni.
  • Significativa perdita di peso o aumento di peso, perdita o aumento dell’appetito nella quasi totalità dei giorni.
  • Agitazione psicomotoria o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno, visibile anche da un occhio esterno.
  • Fatica e perdita delle energie per la maggior parte dei giorni.
  • Sentimenti di indegnità (non sentirsi all’altezza) o sensi di colpa eccessivi o inappropriati per la maggior parte dei giorni.
  • Maggior difficoltà nel pensare e restare concentrati, oppure patologica indecisione, per la maggior parte dei giorni.
  • Ricorrenti pensieri di morte (non solo paura di morire), ricorrenti pensieri suicidari, tentativi di suicidio.

2.    I sintomi causano un significativa sofferenza o comunque problematiche nell’area sociale, lavorativa o altre aree o funzioni significative.

3.    L’episodio non è collegabile ad effetti psicoattivi di sostanze o farmaci

4.    L’evento depressivo maggiore non è meglio spiegato da altri disturbi mentali

5.    Non si è mai verificato un episodio di mania o ipomania. Questo criterio non si applica agli episodi di mania o ipomania la cui causa è effetto di sostanze, farmaci o altre condizioni mediche.

Trattamento della depressione

I principali tipi di trattamento per la depressione sono quello medico e quello psicologico. Spessissimo poi, questi trattamenti vengono combinati per un’efficacia maggiore. Il trattamento medico prevede la prescrizione di farmaci, mentre quello psicologico si riferisce alla psicoterapia, che si articola in diversi approcci teorici e clinici. La psicoterapia può essere utilizzata da sola, per le forme meno gravi di depressione, o in combinazione con farmaci per le forme più gravi.
E’ importante che venga effettuata per tempo una diagnosi medica precisa e che vengano messi in atto interventi specifici come trattamenti medici o psicologici. I disturbi depressivi infatti tendono a peggiorare nel corso del tempo rendendo sempre più difficile e lungo il trattamento.

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