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8 piante da interno facili da curare per chi non ha il pollice verde

Trasformare la vostra casa in un giardino pensile babilonese richiede pazienza e cura ma, soprattutto, bisogna scegliere le piante giuste per iniziare.

Piante da interno, ci sapete fare? Negli ultimi dieci anni, molti hanno visto l’acquisto di cactus e succulente, come una sorta di metafora della generazione millennial: sono poco costose, richiedono poca acqua e le loro spine simboleggiano la resilienza in tempi difficili. Tuttavia è ora di cambiare e vivacizzare il vostro giardino o la vostra casa. Non vale dire “tanto poi muoiono tutte”: queste 8 piante “for dummies” da appartamento vi faciliteranno il compito, estate o inverno che sia, perché sono davvero facili da curare.

1. Nastrino o falangio
Il nastrino o nastrina popola da tempo immemore i giardini delle nostre nonne ed è una delle top 3 tra le piante da interno più facili da curare. Conosciuta anche come falangio, o pianta ragno, il nastrino si cura con poco, si accontenta della luce, ma non dell’esposizione diretta al sole. Innaffiatela una volta alla settimana in inverno e due o tre volte alla settimana in estate, e lasciate che quei piccoli nastri verdi trasformino il vostro living in un giardino un po’ nostalgico.

2. Felce
La felce è sempre di tendenza ed è una scelta irresistibile quando si tratta di iniziare a coltivare piante in casa. Resistente, richiede cure minime e trasforma qualsiasi spazio in angolo verde, rigoglioso e magico. L’ideale sarebbe posizionarla in zone semi-ombreggiate e non annaffiarle troppo, perché un’eccessiva irrigazione può far marcire le radici. Un trucco: mettete la felce su un piatto con dei sassolini, in modo che benefici dell’evaporazione dell’acqua.

3. Pothos
Se dovessimo scegliere degli aggettivi per definire il pothos, sarebbero sicuramente “grato”, “resistente” e “sopravvissuto”. Cercate di posizionare il vostro pothos il più in alto possibile, perché una volta che inizia a dispiegare le due foglie “a cascata” non si può più tornare indietro. Per sopravvivere, il pothos necessita di zone semi-ombreggiate e di annaffiature ogni 5 giorni in estate e ogni 10 in inverno. Inoltre, è una pianta doppiamente riconoscente: cresce come se non ci fosse un domani e, in più, purifica l’aria.

4. Lingua di suocera 
Conosciuta anche come lingua di suocera, la sansevieria (o sanseveria o sansevera) è la versione 2.0 del cactus. Un esemplare proveniente dal Sudafrica, ideale per salire di livello nell’affascinante mondo delle piante che richiedono poche cure. Degna di un giardino meraviglioso per il suo potenziale estetico, la sansevieria richiede poca acqua, anche se l’eccesso di umidità può far marcire le sue radici. È anche una delle piante raccomandate dalla Nasa per purificare l’aria.

5. Beaucarnea o piede d’elefante 
La beaucarnea è nota anche come piede d’elefante per la forma ovale del suo fusto, che è anche una riserva d’acqua segreta. La beaucarnea sa come prendersi cura di sé e non chiede troppo, se non di essere posizionata alla luce diretta del sole, un terriccio succulento e un po’ d’acqua quando diventa asciutto. Se seguite bene queste regole, la beaucarnea vi ricompenserà con le sue bellissime e rigogliose foglie arricciate.

6. Anthurium o fiore di fenicottero
Se volete aggiungere un tocco di colore nel vostro living, l’anthurium è la scelta perfetta. Nota anche come fiore fenicottero, questa pianta che arriva dalle giungle colombiane si distingue per le sue foglie ovali e per i fiori a forma di cuore che possono durare fino a due mesi: quando avvizziscono, si consiglia di tagliare i fiori appassiti per continuare il ciclo. L’anthurium è esigente ma solo per quanto riguarda l’umidità: non dimenticate di spruzzare acqua, ha bisogno di luce e il terriccio deve essere sempre leggermente umido.

7. Monstera deliciosa o costola di Adamo
A prima vista, la monstera può sembrare una vera sfida o un pianta “difficile” ma, almeno nel mio caso, è una delle piante più facili da curare (e una delle più belle). Proviene dalla giungla messicana, è nota anche con il nome di costola di Adamo è abituata a nutrirsi e a cercare il sole mimetizzandosi tra le altre piante, il che la rende una sopravvissuta nata. Essendo una pianta molto selvatica, richiede ampi spazi per crescere, concimazioni ogni 15 giorni durante i mesi primaverili ed estivi e zone semi-ombreggiate, quindi non va mai posizionata alla luce diretta del sole. Infine, annaffiatela ogni quindici giorni in inverno e una-due volte a settimana in estate.

8. Peperomia
La peperomia è una pianta sempreverde, piccola e graziosa (si chiama così perché ricorda la pianta del pepe) che si distingue per le sue foglie ovali e molto carnose, di grande effetto decorativo. Come altre piante simili, tipo la crassula, la peperomia accumula parte dell’acqua nelle sue foglie, quindi fa una parte del lavoro al posto vostro. Per quanto riguarda le cure, la peperomia richiede poca esposizione al sole ed è molto sensibile al freddo. Infine, prima di annaffiare, assicuratevi che il terreno sia completamente asciutto.

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