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Cronaca Verucchio

8 marzo a Verucchio: il giardino nel borgo recuperato e intitolato ad Anita Garibaldi

Il taglio del nastro de “La Rosa di Anita” a cura di Annita Garibaldi Jallet, discendente diretta dell’eroina

Un giardino nel cuore del borgo recuperato dai Ci.Vi.Vo. e intitolato ad Anita Garibaldi, con tanto di discendente diretta dell’eroina a tagliare simbolicamente il nastro: sarà un 8 marzo speciale quello di domani a Verucchio. Una festa nella festa, con la chicca della messa a dimora nel piccolo polmone verde della “Rosa di Anita”, dell’ibridatore nonché partigiano Giulio Pantoli che caratterizzerà tutte le località che hanno segnato la storia della donna e aderito al progetto. Le prime due piante sono state ricevute da Mandriole a Ravenna (2017) e San Marino (2018), in primavera seguiranno gli altri Comuni. L’evento di domani alle 16.30 inaugura le celebrazioni del 170° anniversario della Trafila garibaldina e avrà come detto una madrina speciale, l’amatissima Annita Garibaldi Jallet, presidente dell'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini e discendente diretta di Anita e Giuseppe nell’occasione accompagnata da un drappello di garibaldini. Accanto a lei anche il Sindaco di Borghi Piero Mussoni e il Dott. Andrea Antonioli Direttore del Museo e Biblioteca Renzi.

"E’ una grande soddisfazione realizzare questo evento a Verucchio, che celebra così un pezzo di storia che le appartiene e non intende dimenticare. Ed è una grande emozione celebrare la forte ed eroica Anita Garibaldi in occasione della festa delle donne, continuando la tradizione di dedicare giornate a donne veramente speciali in onore di tutte le donne - commenta entusiasta il sindaco Stefania Sabba. - Il progetto della Rosa si sta diffondendo rapidamente e a Verucchio abbiamo colto al volo l'occasione per intitolare un giardino ad Anita, non solo perché lei passò da qui assieme a Giuseppe Garibaldi, ma soprattutto poiché come amministrazione - e personalmente come donna - crediamo fermamente nei valori che lei ha rappresentato e rappresenta per le persone e i popoli di tutto il mondo. Nell’occasione mi sento di ringraziare anche i Ci.Vi.Vo. per la preziosissima opera di recupero del territorio che portano avanti».

"Il progetto della Rosa ha assunto una dimensione internazionale - fa eco poi il direttore Andrea Antonioli, coordinatore e ideatore assieme a Giampaolo Grilli e Alessandro Ricci. - Ha destato molta meraviglia per la sua semplicità e per il suo valore simbolico ed espressivo. La rosa è sbarcata in Brasile ottenendo già decine di adesioni, mentre si parla addirittura di circa 300 comuni brasiliani che aderiranno nei prossimi mesi. Lo Stato brasiliano di Santa Catarina lo ha subito accolto con grande entusiasmo e sono state create delle Commissioni comunali per diffonderlo in tutto il Brasile e nel mondo, adottandolo come caposaldoper le grandi celebrazioni congiunte tra Italia, Brasile e altri Stati per il 200° anniversario della nascita di Anita che cadrà nel 2021". La Fondazione Cultura dello Stato catarinense in collaborazione con l’Instituto Cultural “Anita Garibaldi” diretto da AdilcioCadorin, sta traducendo e stampando il volume “Due mondi e una rosa per Anita” (a cura di A. Antonioli e A. Cadorin) in lingua portoghese, spagnola e italiana per divulgarlo in tutto il Brasile e il Sud America.

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