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Cronaca

Ospizio lager, gli ospiti sottoposti a ogni tipo di maltrattamento

La struttura riminese messa sotto sequestro dai carabinieri che hanno arrestato il gestore di fatto e 3 operatrici socio sanitarie

Blitz all'alba di giovedì dei carabinieri della Compagnia di Rimini che hanno scoperto una struttura assistenziale per anziani in cui gli ospiti erano sottoposti a una serie di vessazioni. Ad essere arrestati sono stati un 78enne originario di Chieti, e già noto alle forze dell'ordine, una 38enne peruviana, una 51enne riminese e una coetanea georgiana, tutte e tre operatrici socio sanitarie. Una 31enne di origini romene, invece, è stata sottoposta al divieto di avvicinarsi alle sue vittime. A far emergere quanto accadeva nella struttura chiamata "Villa Franca" di via Erato è stata una ex dipendente che, nel giugno del 2018, si era presentata ai militari dell'Arma. La donna, stanca dei soprusi a cui era costretta ad assistere, aveva deciso di lasciare il lavoro e raccontare tutto ai carabinieri.

IL VIDEO DEI MALTRATTAMENTI
ATTENZIONE - LE IMMAGINI POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA'

L'operatrice socio sanitaria aveva spiegato che i 5 ospiti, 4 dei quali incapaci anche a muoversi, erano sottoposti a ogni tipo di maltrattamento. Comportamenti che, gli stessi inquirenti, hanno definito "agghiaccianti". Svegliati alla mattina con urla e schiaffi, pugni sul corpo e sulle gambe, richieste di aiuto ignorate o che portavano a ulteriori vessazioni. La struttura è stata così monitorata dagli inquirenti con delle telecamere nascoste e, gli occhi elettronici, hanno documentato come gli anziani venivano lasciati con le loro feci senza essere cambiati. Oltre 150 gli episodi documentati che, alla fine, hanno portato il gip ad emettere i provvedimenti restrittivi a carico dei 5 indagati.

Scoperto ospizio lager

Chiave di tutto è il 78enne, formalmente ricoverato all'interno della struttura ma di fatto gestore, che indirizzava il personale e il presidente dell'associazione per ogni aspetto dell'organizzazione interna. Era lui che, per lucrare ulteriormente, divideva i pasti degli ospiti per fornire meno cibo e, allo stesso tempo, fornirlo ad altre persone. Nel corso dell'estate una 87enne, ricoverata nella struttura, era deceduta per cause naturali e, il gestore, si era dispiaciuto non tanto per la scomparsa dell'anziana ma per la perdita della retta.

Le reazioni della politica

Gli anziani, tutti ultra ottantenni, secondo quanto accertato dagli inquirenti dell'Arma erano oramai costretti a vivere senza tentare nemmeno di lamentarsi su quanto accadeva. Alla prima rimostranza, infatti, venivano ulteriormente picchiati. Quando, nella mattinata di giovedì, i famigliari degli ospiti sono stati informati dai militari dell'Arma del blitz questi sono caduti letteralmente delle nuvole non avendo, in passato, sospettato delle vessazioni a cui i propri congiunti erano sottoposti. La struttura è stata messa sotto sequestro e, al momento, sono in corso ulteriori accertamenti sulle autorizzazioni.

Le reazioni dei sindacati

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