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Cronaca

Guerlin Butungu in aula per rispondere del duplice stupro

Il cittadino congolese in un Tribunale blindato Dovrà scegliere con quale rito venire processato

Si è aperto martedì mattina il processo che vede Guerlin Butungu, il richiedente asilo congolese, imputato per una serie di rapine e tre violenze sessuali avvenute sulla spiaggia di Rimini. In un Tribunale blindato, il giudice ha acconsentito a un'udienza a porte aperte ma col divieto di filmare e fotografare il 20enne ai tanti giornalisti, sia italiani che polacchi, arrivati in città per assistere. Butungu, attualmente detenuto nel carcere di Pesaro, era presente ed è apparso calmo mentre veniva scortato dalla polizia Penitenziaria accanto al suo difensore Mario Scarpa. L'udienza è proseguita sulla scelta del rito con cui processare il congolese che, lo scorso 27 settembre, ha reso parziale confessione davanti al pubblico ministero Stefano Celli, documento acquisito dal collegio. Il presidente ha quindi illustrato all'imputato le possibilità di procedere con il processo abbreviato o patteggiare la pena. Il difensore del congolese, riferendosi alla confessione del 20enne, ha sottolineato come questa non sia stata piena rispetto a tutte le accuse e che, quindi, va eccepita l'irritualità di scegliere il rito direttissimo per la mancanza dei presupposti di legge. In particolare, escluso che vi sia stato un arresto in flagranza, in sede di interrogatorio ha precisato solo alcune posizione rigettandone altri, come la cessione di stupefacenti ai complici minorenni e la violenza alla turista di Varese.

Il Procuratore capo, Paolo Giovagnoli, ha ribadito come sussistano tutti i requisiti per procedere e che, a parte l'episodio della droga ai minori, Butungu ha confessato gli addebiti. "La confessione - ha aggiunto - non è un istituto regolamentato da delle norme. Secondo quanto ammesso dall'imputato, anche nel caso dei turisti di Varese ha ammesso di aver tenuto ferme le vittime. Nel caso, comunque, non ci opponiamo a stralciare alcune accuse". Rilevato che dagli atti esibiti emerge che l'imputato ha reso una deposizione ampia e articolata, ritenuto necessario esaminare nel dettaglio la confessione, i giudici del collegio hanno deciso di rinviare la decisione sul rito al termine della trascrizione integrale della stessa. L'udienza è stata quindi aggiornata al prossimo 17 ottobre.

L'orrore del duplice stupro di Rimini

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