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Cronaca Bellaria-Igea Marina

A Bellaria inaugura il museo delle Radio Storiche

Si svolgerà alle ore 21 di giovedì, nello Spazio Mostre della Stazione di Bellaria - Piazzale Gramsci, l’inaugurazione del nuovo Museo delle Radio Storiche, curato da Emanuela Furia in collaborazione con Amministrazione Comunale e Verdeblu

Si svolgerà alle ore 21 di giovedì, nello Spazio Mostre della Stazione di Bellaria - Piazzale Gramsci, l’inaugurazione del nuovo Museo delle Radio Storiche, curato da Emanuela Furia in collaborazione con Amministrazione Comunale e Verdeblu. L’esposizione raccoglie una collezione di ben 143 radio risalenti a un periodo compreso tra la metà degli anni Venti e la fine degli anni Trenta, al fine di raccontare tutto il fascino e l'evoluzione di una tecnologia fondamentale per lo sviluppo dei moderni mezzi di comunicazione.

La storia della radio parte da molto lontano, da quel 1857 in cui Eduard-Leon Scott ideò un apparecchio, il fonoautografo, in grado di trascrivere graficamente le onde sonore su un mezzo visibile, seppur non in grado di riprodurre il suono registrato: uno strumento simile al fonografo che Thomas Alva Edison realizzerà e brevetterà nel 1877. Lo stesso Edison pensava di aver creato un utilie macchina da ufficio, infatti la prima applicazione che trovò per il suo fonografo fu la registrazione di accordi commerciali. Nacque così il "Dictaphone", marchio registrato poi dalla Columbia Graphophone nel 1907.

Dopo pochi anni di commercializzazione del fonografo, grazie a Emile Berliner iniziò l’evoluzione che portò il cilindro a diventare disco, che fu introdotto nel mercato nel 1892 insieme all’apparecchio in grado di riprodurlo, il grammofono. Cilindro e disco convissero insieme fino al 1929 quando vista la superiorità di diffusione del disco, Edison cessò la produzione dei cilindri: i dischi di Berliner furono gli antenati dei dischi in vinile a 78, 45 e 33 giri, e le altre tipologie in uso nel XX secolo.

Il successo della radio fu travolgente e la diffusione degli apparecchi velocissima. Le prime radio erano oggetti costosi, ingombranti e poco curati, ma in poco tempo l'estetica e il design divennero centrali, rendendo le radio oggetti di arredamento da esibire come status symbol. Alla metà degli anni Trenta, periodo a cui risale buona parte degli oggetti esposti a Bellaria Igea Marina, il “mobile radio” sfruttava la radica nell'impelliciatura, passando dalla banale forma di una cassetta a quella di soprammobile e di consolle, per poi diventare con l’introduzione della bakelite e della catalina, oggetti ancor più preziosi, e ovviamente ricercatissimi oggi dagli appassionati.

Dopo essere state esposte temporaneamente in varie location negli ultimi anni, le 143 radio, patrimonio straordinario e di grande valore del Comune di Bellaria Igea Marina, hanno trovato finalmente una collocazione permanente presso lo Spazio Mostre della Stazione di Bellaria: la collezione, che vanta modelli di varie marche e nazionalità, tutti funzionanti ed in ottime condizioni, sarà visitabile tutte le sere dalle 20.30 alle 23.00 circa, con una persona a disposizione dei visitatori per fornire informazioni utili sugli oggetti esposti.

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