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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

A Rimini cala l'introito delle multe, problemi per le casse del Comune

Jamil Sadegholvaad: "l’Amministrazione Comunale per i prossimi mesi si è presa un impegno, che non è quello di ‘fare cassa con le multe’, ma è quello di mandare più agenti in strada per aumentare i controlli"

In base a una indagine che il Sole 24 ore pubblica oggi, nel 2014 i Comuni italiani hanno incassato dalle multe agli automobilisti 1,204 miliardi, cioè il 12,4% in meno rispetto all'anno prima. Anzi, l'anno scorso appare quello in cui le contravvenzioni non sono mai state così basse. Basti pensare che tra 2011 e 2012, gli 'anni d'oro', si contabilizzavano fino a 1,5 miliardi di euro l'anno, il 20% in più di quel che si riesce a raccogliere oggi. Pesa, soprattutto, lo sconto del 30% offerto dall'autunno del 2013 per chi paga entro cinque giorni dall'arrivo del verbale. A conti fatti, comunque, solo Milano risulta in crescita: gli incassi 2014 sono di 140,5 milioni (176,5 euro a patentato), +6,2% sul 2013. Secondo i dati diffusi dal quotidiano economico Rimini, con 5,4 milioni pari a 56,8 euro a patentato, sconta un calo superiore alla media italiana attestandosi al -16,7% di entrate per le casse del Comune.

Ogni qualvolta ci si appresta a commentare una classifica come quella pubblicata oggi dal Sole 24 ore, calo degli incassi derivato da multe, è necessario tenere conto di una molteplice serie di fattorispiegato l'assessore alla Polizia Municipale Jamil Sadegholvaad.Partiamo da un dato di fatto: così come nel resto d’Italia, eccezion fatta per Milano, anche a Rimini il gettito derivante dalle multe per infrazioni al codice della strada è in ribasso, con una differenza tra 2014 e 2013 che il quotidiano economico stima nel 16,7%, contro una media nazionale del -12,4%. Dal punto di vista delle tasche del cittadino ciò si traduce in un ‘risparmio’ da un anno all’altro di circa 10 euro: dai 66,4 euro di incasso ‘pro patentato’ a 56,8 euro. I motivi che hanno portato a questo calo sono noti e generali: da una parte l’introduzione dall’autunno del 2013 della possibilità di pagare la sanzione ridotta del 30% entro cinque giorni dal recepimento del verbale, possibilità di cui molti giustamente approfittano. D’altra parte l’incidenza della crisi dei consumi negli spostamenti. Rispetto al 2013 scendiamo dal 22esimo al 27esimo posto nella classifica dei capoluoghi italiani con i maggiori incassi da sanzioni, preceduti in regione da Parma, Bologna e Piacenza. Dati statisticamente interessanti visto che dovrebbero essere analizzati, al pari delle classifiche sulla sicurezza nelle città che siamo abituati a commentare, anche alla luce della cosiddetta ‘correzione turistica’: l’industria dell’accoglienza oggettivamente produce sulle nostre strade un aumento dei veicoli, che potrebbe condurre a un potenziale incremento di contravvenzioni, ma nonostante questo Rimini si pone in graduatoria in posizione mediana".

"Francamente però - prosegue l'assessore - guadagnare o perdere posizioni in una classifica di questo tipo mi interessa fino ad un certo punto. Non credo che si debba fare gran vanto dall’occupare i posti della graduatoria che indicano minori incassi da multe. Quello che invece sta a cuore all’Amministrazione è far sì che il centro storico, e l’intero reticolo viario di competenza comunale, non sia invaso da automobili parcheggiate nei posti più assurdi pur di evitare di fare cento metri a piedi; è cercare di trovare il modo per ridurre il numero, ancora troppo alto, di incidenti stradali legati al mancato rispetto delle più basilari normative del codice della strada: basti pensare, ad esempio, che oltre la metà degli automobilisti non rispetta le principali regole a tutela degli utenti ‘più deboli’, ovvero i pedoni e i ciclisti".

"L’Amministrazione Comunale - conclude Jamil Sadegholvaad - per i prossimi mesi si è presa un impegno, che non è quello di ‘fare cassa con le multe’, ma è quello di mandare più agenti in strada per aumentare i controlli su tutto ciò che va ad interferire sulla convivenza tra automobilisti, ciclisti e pedoni: quindi più verifiche sulla validità coperture assicurative – fenomeno esploso negli ultimi anni – sull’abuso del pass disabili o ancora sul rispetto degli attraversamenti pedonali e sulla sosta selvaggia. Più in generale quindi nel 2015 ci impegneremo per promuovere una maggiore civiltà e sicurezza sulle nostre strade. Questo importa, sapendo bene che l’incidentalità stradale ogni anno, anche nella nostra provincia, chiede un tributo di dolore enorme, avendo anche un costo sociale altissimo (nel 2013 quasi 210 milioni di euro)”.

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