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Cronaca

Accusato di vendere su internet vino taroccato, guai per un ragazzo riminese

Perquisita dal personale della polizia l'abitazione del 25enne che custodiva centinaia di bottiglie di vino pregiato. Sequestrata l'intera cantina

La vendita di 6 bottiglie di vino pregiato, attraverso un noto sito di aste on line, si è trasformata in un vero e proprio incubo per un 25enne riminese, difeso dagli avvocati Nicolò Durzi e Stefano Parma, che si è visto sequestrare dalla polizia Postale l'intera cantina. La vicenda risale al dicembre del 2013 quando il ragazzo ha messo in vendita 6 bottiglie di Montepulciano. Ad aggiudicarsi l'asta, per 90 euro, è stato un altro intenditore il quale, quando si è visto recapitare il pacco, ha iniziato ad avere alcuni sospetti sulla genuinità del vino e, dopo averlo assaggiato, ha capito che quel rosso non era assolutamente un doc delle colline senesi tanto che si è rivolto alla polizia di Siena per sporgere denuncia. Attraverso una serie di indagini, gli inquirenti della Postale sono risaliti al 25enne che, all'alba del 21 ottobre scorso, si è visto piombare in casa gli agenti per una perquisizione della cantina. Nel mirino della polizia sono finite oltre un centinaio di etichette di proprietà del riminese, tutte finite sotto sequestro, e che dovranno essere sottoposte a perizia per accertare se si tratta di vino contraffatto.

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