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Aeroporto, investimenti per 23 milioni nei prossimi 4 anni. Si conferma lo scalo più "russo" d'Italia

Un piano di investimenti ambizioso quello che l’Aeroporto “Federico Fellini” di Rimini ha messo in campo. Lo testimoniano i numeri importanti del master plan che l’amministratore delegato Leonardo Corbucci ha presentato

Un piano di investimenti ambizioso quello che l’Aeroporto “Federico Fellini” di Rimini ha messo in campo. Lo testimoniano i numeri importanti del master plan che l’amministratore delegato Leonardo Corbucci ha presentato venerdì presso lo stesso aeroporto al fianco di dirigenti dell’Enac. Un totale di 95,5 milioni di euro di investimenti previsti nel periodo 2020-2033 ripartiti in due quadrienni: 23,3 milioni tra il 2020 ed il 2023 ai quali si sommano 72,2 milioni tra il 2024 ed il 2033. Investimenti in parte della stessa AIRiminum 2014 - la società di gestione dell’aeroporto di Rimini – ed in parte bancari e della Regione Emilia-Romagna. “Oggi è una giornata molto importante, perché l’aeroporto – ha spiegato l’AD di AIRiminum 2014 Leonardo Corbucci - entra nella pianificazione infrastrutturale del settore aeroportuale italiano. Gli investimenti che verranno realizzati nei prossimi 4 anni collocano l’aeroporto di Rimini nell’ambito degli aeroporti con passeggeri fino a 1 milione di passeggeri in una posizione di rilievo”.

TREND IN CRESCITA - A confermare la crescita del Fellini sono i numeri. Il 2018 si è chiuso con un traffico pari a 304.000 passeggeri, con un incremento pari all’1,14% rispetto all’anno precedente. Trend in crescita anche per il 2019 che dovrebbe chiudersi con un totale di 393.626 passeggeri. Nella classifica 2018 degli aeroporti nazionali è al 10° posto per passeggeri extra EU (248.790) e al 26° per passeggeri commerciali (367.913 con un +25,6% rispetto all’anno precedente).

Il sindaco: "Elevare la presenza internazionale di Rimini"

RUSSIA MON AMOUR – A caratterizzare ulteriormente il Fellini è la sua strategica espansione da e per la Russia. Quello di Rimini infatti è l’aeroporto “più russo” d’Italia con ben 5 destinazioni all’attivo nella Federazione russa (Mosca, San Pietroburgo, Rostov sul Don, Krasnodar, Ekaterinburg) e la migliore destinazione internazionale 2019 della compagnia aerea Pobeda: per l’aeroporto di Rimini la Federazione russa rappresenta il primo mercato di riferimento (54,4%), Mosca la prima destinazione (43,7%) e la Ural Airlines la prima compagnia aerea (23,1%). Un’espansione strategica del Fellini, allargando il campo di analisi, verso l’intera Europa centro-orientale: la Federazione russa, infatti, insieme alla Polonia, all’Albania, all’Ucraina, al Regno Unito e all’Ungheria compongono l’87,7% del mercato di riferimento.

LE PREVISIONI DI CRESCITA - Le previsioni al 2030 per il bacino di traffico “Centro Nord” del Paese, entro il quale il Fellini è inserito in base al Piano Nazionale Aeroporti come “aeroporto di interesse nazionale”, sono di 27 milioni di passeggeri, di cui 2,4 riconducibili allo scalo di Rimini. Numeri importanti che giustificano altrettanto importanti investimenti come previsto dal master plan tali da garantire la copertura della domanda stimata e permettere allo scalo di Rimini di svolgere a pieno il ruolo che la pianificazione strategica nazionale ha riservato per esso come “aeroporto di interesse nazionale”.

IMPATTI ECONOMICI E SOCIALI SUL TERRITORIO - Il piano di sviluppo aeroportuale previsto permetterà, infatti, di assicurare l’adeguamento dei livelli di sicurezza e di servizio fornito all’utenza, facendoli rientrare in un quadro strategico entro il quale realizzare le necessarie opere. Opere che avranno una ricaduta importante sul territorio, fungendo da leva economica e sociale con effetti diretti, indiretti ed indotti riconducibili alla presenza dello scalo di Rimini. Il Fellini, grazie all’ampliamento e potenziamento previsto dal piano, garantirà un nuovo indotto derivante dall’incremento delle presenze turistiche, un incremento del gettito fiscale diretto e indiretto, la valorizzazione dei distretti industriali e dei servizi del territorio, la creazione di nuove realtà produttive in prossimità dello scalo, il risparmio dei costi di trasferimento dei residenti per volare da altri aeroporti e la creazione di nuovi posti di lavoro diretti e indiretti.

METROMARE - Tra le opere che verranno realizzate vi è sicuramente il potenziamento dei collegamenti con il Fellini. Alla rete autostradale e quella ferroviaria esistenti, si è aggiunto un terzo canale di connessione: è infatti da pochi giorni attivo il metromare che si sviluppa lungo l’asse della ferrovia, a fianco della stessa e che collega le stazioni ferroviarie di Rimini e di Riccione tramite navette su gomma. Il metromare ha diverse fermate lungo il tragitto ed in particolare una a soli 600 metri dall’ingresso dell’aeroporto e raggiungibile in circa 10 minuti a piedi o tramite taxi.

LE OPERE - Visto il maggior traffico di passeggeri stimato si procederà ad adeguare il sistema stradale circostante, a modificare il sistema di accesso e di uscita dall’aeroporto e ad incrementare il numero di parcheggi. Verranno predisposte inoltre misure di mitigazione dell’impatto ambientale grazie a soluzioni che garantiranno il miglioramento delle emissioni a terra, la sistemazione delle aree pedonali e carrabili con tecnologie antismog, l’incentivazione dell’uso delle auto elettriche con il posizionamento nei parcheggi di colonnine ad hoc. Saranno adottate inoltre soluzioni tecnologiche capaci di mitigare il rumore e il traffico veicolare, che sarà reso più fluido, sicuro e sostenibile. A basso impatto ambientale e dai consumi ridotti sarà l’illuminazione dell’aeroporto, dei parcheggi con la possibilità, tra l’altro, di impiegare energie rinnovabili che sfruttino un futuro parco fotovoltaico a terra e impianti di cogenerazione e trigenerazione alimentati da fonti di energia rinnovabile. Ecosostenibile sarà anche la raccolta dei rifiuti con la creazione di un’isola ecologica dedicata alla raccolta differenziata.

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