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Cronaca

Aeroporto, operativo entro gennaio: nuovi passi avanti verso la riapertura

Davanti al prefetto di Rimini, Claudio Palomba, la società Airiminum ha assicurato che entro il mese di gennaio verrà data piena funzionalità all'aeroporto Fellini. Si slitta quindi di un mese rispetto alle precedenti rassicurazioni

Si è svolto mercoledì in Prefettura un nuovo incontro del Comitato tecnico, cui hanno partecipato Enac-Direzione Emilia Romagna , curatela fallimentare, Airiminum, Aeroclub, forze di Polizia, Agenzia delle Dogane, Vigili del Fuoco, corpi militari di stanza in aeroporto, per fare il punto della situazione per ciò che concerne l’attuale apertura dello scalo all’aviazione generale nonché lo stato di avanzamento delle procedure di certificazione e di concessione della gestione totale dell’Aeroporto.

Davanti al prefetto di Rimini, Claudio Palomba, la società Airiminum ha assicurato che entro il mese di gennaio verrà data piena funzionalità all'aeroporto Fellini, riporta l'agenzia Dire. Si slitta quindi di un mese rispetto alle precedenti rassicurazioni avute un mese fa circa dalla Provincia di Rimini e dalla stessa Prefettura. Potrebbero aver influito i cattivi rapporti, con tanto di scambio di accuse tra società e curatore fallimentare, Renato Santini, anche a causa delle attrezzature di Aeradria, rimesse in vendita per una base d'asta pari a 2 milioni e giudicata troppo alta da Airiminum. Nel corso della riunione lo stesso prefetto "ha invitato a rinsaldare lo spirito della massima collaborazione tra tutte le forze in campo per concorrere senza sosta al conseguimento di un obiettivo del quale il territorio ha enorme bisogno".

Con l’emissione, intervenuta martedì, da parte di Enac del decreto di decadenza della società Aeradria Spa, contenente il contestuale provvedimento di riconsegna dei beni demaniali allo stesso Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, comincia una nuova e decisiva fase del percorso intrapreso per ridare completa operatività all’Aeroporto “Fellini”. Enac ha precisato che è già stato costituito il team di certificazione e che il cronoprogramma stilato ha ritmi serrati, con tempistiche attualmente rispettate da parte della società Airiminum. Anche i beni strumentali di cui dovrà disporre il nuovo gestore sono soggetti a certificazione ai fini di una corretta e sicura prestazione dell’attività aeroportuale.

E’ stato anche confermato che l’attuale fase di certificazione indirizzata al ripristino di tutte le funzioni aeroportuali del “Fellini”, attualmente adibito al solo traffico dell’Aviazione generale, dovrebbe concludersi entro il 31 dicembre e lo stesso Ente per l’aviazione Civile ha, ancora una volta, confermato il massimo impegno a favorire una sollecita risoluzione, ovviamente nel rispetto delle procedure, di problematiche eventualmente insorgenti per il completamento di tale processo di verifica. Dalla data di certificazione occorrerà poi un tempo congruo per completare tutta la parte organizzativa e comunque la stessa società Airiminum ha assicurato che entro il mese di gennaio verrà data  piena funzionalità allo scalo.

IL CURATORE FALLIMENTARE - "Appena Enac ci chiedera' di restituire il sedime aeroportuale lo faremo. E intanto cercheremo di vendere i beni aziendali", sottolinea il curatore fallimentare Renato Santini. Intanto, spiega Santini, con la decadenza ufficiale della concessione l'"affittuario", la curatela, restituira' la "casa", il sedime aeroportuale, al proprietario, Enac, con "tempi e modi" propri dell'Ente. D'altronde, ricorda, "gia' il 22 ottobre scorso avevamo scritto che ce ne saremmo andati", riporta l'agenzia Dire. E a proposito di lettere il curatore e' stato accusato da Airiminum di mettersi di traverso alla riapertura, in una missiva scritta ai vari soggetti interessati, tra cui il ministro competente Maurizio Lupi, il sindaco Andrea Gnassi, sindacati e associazioni di categoria locali. Ma ne' al diretto interessato, ne' al Tribunale, precisa il diretto interessato. "Nessuno vuole piu' di me che riparta", aggiunge, sottolineando che il compendio aziendale messo a bando non verra' con ogni probabilita' acquisito da Airiminum. "Mi accorgo che vengo utilizzato come strumento per giustificare un ritardo. Non e' bello". Santini e' comunque impegnato a vendere in blocco o in spezzatino i beni rimasti, per un valore di circa due milioni di euro. E ribadisce che la curatela "non fa altro che il suo dovere". E infatti "tutte le mosse sono autorizzate dal tribunale". Il curatore conta di lasciare lo scalo intorno alla meta' di dicembre, anche se finora di richieste da parte di Enac non ne sono arrivate.


 

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