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Cronaca

L'allarme dei salvataggi: "Buca pericolosa nel cantiere delle fogne in mare, si rischia di annegare"

La fossa che si è venuta a creare nel tratto di mare davanti a piazzale Kennedy ha generato correnti che possono risucchiare i bagnanti

E' letteralmente un "sorvegliato speciale" il tratto di mare davanti a piazzale Kennedy interessato dai lavori per la realizzazione delle fogne di Rimini a causa di una pericoloso fossa marina che si è venuta a creare a pochi metri dalla costa e che sta provocando non pochi problemi alla balneazione. Secondo i marinai di salvataggio, che presidiano lo specchio d'acqua, poco dopo la riva in condizioni si è formata un'immensa buca che tocca quasi i 5 metri di profondità. Allo stesso tempo, un gioco di correnti farebbe si che chi si trova in mare possa venire improvvisamente risucchiato e trascinato al largo. Sarebbe stata proprio questa la causa che, lo scorso 24 giugno, ha visto perdere la vita per un 69enne riminese annegato davanti agli occhi della moglie prima dell'entrata in servizio dei marinai di salvataggio. Una situazione ben nota sia a chi, tutti i giorni, vigila sulla sicurezza dei bagnanti che agli operatori della spiaggia e alle forze dell'ordine. Esiste in fatti un'ordinanza della Capitaneria di Porto, la 1/2020 emessa a gennaio, che vieta la balneazione in quel tratto segnalato da 6 boe ma che pochissimi conoscono e rispettano.

"Il fondale è sconnesso - spiega Stefano Simoni, dell'associazione Marinai di Salvataggio di Rimini - e i miei colleghi che operano in quella zona conoscono bene quel fronte che si estende per quasi 100 metri. In determinate condizioni si sviluppano correnti molto forti e, i bagnanti, non se ne rendono conto di cosa possono rischiare. Servirebbero più boe per segnalare il pericolo anche perchè, con quelle attualmente posizionate in mare, quando un nuotatore si avvicina al tratto pericoloso è oramai troppo tardi. Purtroppo si parla troppo tardi di questa situazione quando, oramai, ci sono già stati eventi che hanno portato alla morte di un bagnante".

Che, in quello specchio di mare, si rischi seriamente di annegare per questi motivi è risaputo anche dai vigili del fuoco. Per tutto l'ultimo fine settimana, infatti, il personale del 115 con la moto d'acqua attrezzata al soccorso ha pattugliato incessantemente il tratto interessato dalla fossa. Nessuno, però, sembra informare i bagnanti sia della pericolosità delle correnti che del divieto di fare il bagno. 

In una nota Hera, responsabile del cantiere, precisa che "La zona nella quale sono in corso i lavori di posa delle condotte sottomarine è segnalata e delimitata da boe, nonché interdetta alla balneazione e al transito dei mezzi marittimi. Dai rilievi eseguiti non risultano anomalie del fondale al di fuori di tale area. Sono in corso le operazioni per l’eliminazione delle ultime palancole rimaste, utilizzate per circoscrivere la zona di posa delle condotte: tale intervento si completerà nel giro di pochi giorni, insieme al contestuale ripristino del fondale all’interno della zona di lavorazione".

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