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Cronaca Bellaria-Igea Marina

Anche a Bellaria si celebra il Giorno della Memoria

Domani si celebra, per il dodicesimo anno nel nostro Paese, il Giorno della Memoria. Il 27 di gennaio è infatti la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, avvenuto nel 1945

Domani si celebra, per il dodicesimo anno nel nostro Paese, il Giorno della Memoria. Il 27 di gennaio è infatti la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, avvenuto nel 1945, ed ogni anno la Repubblica italiana ricorda in questa giornata la Shoah, cioè l’orribile sterminio di cui il popolo ebraico è stato vittima.
 
Anche quest’anno, l’Amministrazione Comunale intende commemorare la memoria di quell’indelebile tragedia, e per l’occasione è stata programmata una serie di iniziative che, di fatto, estenderanno per cinque giorni il ricordo della Shoah a Bellaria Igea Marina.
 
A partire da domani, data simbolica delle celebrazioni, e fino a martedì 31 gennaio, rimarrà aperta la mostra “Giusti fra le nazioni. Bellaria Igea Marina 1943/44 a fianco degli Ebrei” presso il nuovo spazio mostre allestito nei locali della stazione di Bellaria.
Si tratta di un’esposizione presentata lo scorso giugno, un percorso didattico per ricordare la straordinaria esperienza di coraggio, solidarietà e difesa della dignità umana che negli anni 1943-44 ha visto protagonisti alcuni cittadini di Bellaria Igea Marina i quali non hanno avuto paura di mettere a rischio la loro vita per una nobile e giusta causa: salvare un gruppo di trenta ebrei in fuga dai nazisti.
Nella mostra sono centrali le figure di Ezio Giorgetti e del maresciallo dei Carabinieri Osman Oscar Carugno, entrambi riconosciuti come Giusti fra le Nazioni. Al loro fianco sono anche evidenziate le figure di quanti hanno in qualche modo collaborato al soccorso del gruppo di ebrei, a sottolineare non solo l'eroismo personale, ma una sensibilità e un’umanità condivisa da molti cittadini di Bellaria Igea Marina.
Orari: da venerdì 27 a lunedì 30, 9.00-12.00; martedì 31, 9.00-12.00 e 15-18. Inoltre, nell’ambito delle celebrazioni della GIORNATA DELLA MEMORIA, sono previste visite guidate a cura di Zaffiria.
 
Lunedì 30 gennaio, a partire dalle ore 10.00 presso il Teatro Astra, in programma un incontro dedicato alle Scuole e agli alunni di Bellaria Igea Marina dal titolo UNA STORIA BELLARIESE.
I ragazzi parteciperanno a un ‘colloquio’ con Emilio Drudi, autore del libro "Un cammino lungo un anno. Gli ebrei salvati dal primo italiano Giusto tra le Nazioni", Firenze, Casa Editrice Giuntina.
Il libro. Quasi all’inizio del Bosco dei Giusti, a Gerusalemme, dove gli alberi sono più alti e antichi, c’è un grande carrubo dedicato ad Ezio Giorgetti, un albergatore di Bellaria, il primo in Italia ad aver ricevuto questo onore, il 16 giugno del 1964. Inoltrandosi nel parco, si incontra quello piantato, nell’aprile 1985, in memoria del maresciallo dei carabinieri Osman Carugno. A Giorgetti e Carugno devono la vita 38 ebrei, quasi tutti evasi dal campo di internamento di Asolo subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e arrivati a Bellaria il giorno 13. Nello sfacelo seguito alla fuga del re e del governo Badoglio a Brindisi, quel gruppo di profughi sta tentando di raggiungere il Sud, per attraversare la linea Gustav e guadagnare la libertà. Un progetto disperato. Il destino vuole, però, che si imbattano in quei due italiani che, davanti alla loro tragedia, non si tirano indietro: li nascondono prima a Bellaria e poi a Pugliano, nel Montefeltro, fino all’arrivo degli Alleati. Un salvataggio lungo un anno: in ognuno di quei 377 giorni, dal 13 settembre 1943 fino al 24 settembre 1944, quei disperati rischiano di essere scoperti, arrestati, avviati ad Auschwitz. E i loro protettori rischiano la galera e la fucilazione, ma sentono d’istinto che non possono cedere.
 
Infine, martedì 31 gennaio, dalle ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale Alfredo Panzini, lo stesso Emilio Drudi sarà protagonista di un incontro/dibattito aperto alla cittadinanza dal titolo IL RECUPERO DELLA MEMORIA PER COSTRUIRE IL FUTURO.
Ospite d’eccezione, la storica della Shoah Liliana Picciotto, per un appuntamento che si preannuncia particolarmente interessante e ricco di spunti di riflessione su una ferita ancora dolorosa del Novecento appena concluso.
Laureata in Scienze Politiche, Liliana Picciotto dal 1969 lavora presso il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano di cui è la direttrice dell'archivio storico.
La sua opera più importante è la ricerca sulla deportazione degli ebrei dall'italia sfociata, nel 1991, nella pubblicazione del volume "Il libro della memoria - Gli ebrei deportati dall'Italia", contenente l'elenco e quasi esaustivo degli ebrei deportati dall'Italia ai campi di sterminio. Questa ricerca, in continua evoluzione, ha ricevuto premi internazionali e riconoscimenti in molti paesi Europei e Americani, nonché nello stato di Israele.
È autrice insieme al collega Marcello Pezzetti del film documentario Memoria, per la regia di Ruggero Gabbai, contenente le interviste ai superstiti Italiani della shoah. Il documentario è stato selezionato ai Festival del Cinema di Berlino, Norimberga e Gerusalemme del 1997.
Sempre con Pezzetti, ha realizzato l'opera multimediale Destinazione Auschwitz (2000, 2001, 2002), una vera e propria enciclopedia multimediale in cd rom sulla storia della Shoah, contenente migliaia di ricostruzioni multimediali, fotografiche, e filmate della shoah e della storia del campo di sterminio di Auschwitz.
È stata anche consulente storica per alcuni film sulla Shoah, tra i quali Jona che visse nella balena di Roberto Faenza del 1993, e il documentario di Rai 3 "Per ignota destinazione" del 1995.
Attualmente sta approfondendo la tematica dei "giusti tra le nazioni" che nella Repubblica di Salò salvarono gli ebrei dallo sterminio. Nel 2006 i risultati della ricerca, non ancora conclusasi, sono stati pubblicati, per la Arnoldo Mondadori Editore, all'interno del volume "I giusti d'Italia - I non ebrei che salvarono gli ebrei".

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