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Cronaca Cattolica

Anche l'Acquario di Cattolica celebra la Giornata Mondiale degli Oceani

Volgere lo sguardo ai fiumi, dai quali si riversa in mare il 90% del rifiuto mondiale. Il tema dell’Acquario di Cattolica per la Giornata Mondiale degli Oceani implica la necessità di un radicale mutamento del nostro stile di vita e mette il pubblico… a mollo nella plastica.

“Tutti i fiumi portano (plastica) al mare” il titolo dell’evento che l’Acquario di Cattolica ha proposto per celebrare la Giornata Mondiale degli Oceani, sabato 8 giugno (in corso), èe è un gioco di parole fra un modo di dire abituale e il risvolto drammatico che le cattive abitudini spesso nascondono.

In prima linea nella lotta, nella didattica, nel fundraising e nella sensibilizzazione contro la plastica in mare fin dal 2012, la struttura Costa Edutainment ha dedicato l’evento ai fiumi, principali portatori di rifiuti nei mari e negli oceani.

La giornata è cominciata con la pulizia della foce del fiume Conca, fra Cattolica e Misano Adriatico, da parte di una drappello di volontari ambientalisti e dello staff dell’Acquario. I risultati sono stati impressionanti: in meno di due ore, nella distanza lineare di poche centinaia di metri, sono stati raccolti 91 chili di rifiuto indifferenziato e 37 chili di plastica.

Alle 11.30, con i sacchi chiusi, differenziati e pronti per il ritiro, tutti all’Acquario di Cattolica per la tavola rotonda sulla situazione della plastica nel mare Adriatico, a cominciare dai fiumi.

Introdotti e moderati dal Dott. Stefano Furlati, responsabile didattico dei parchi Costa Edutainment Romagna e “fondatore” della campagna Plastifiniamola (finiamola con la plastica!) le tante voci della sfida alla plastica: per il Comune di Cattolica il Vicesindaco di Cattolica, Dott.ssa Valeria Antonioli, per chi ha scelto di “mettere le mani nel problema” Lorenzo Ricci, agronomo riccionese e anima del movimento di volontari che si ritrovano a pulire spiagge e greti. Non mancherà la voce di chi nell’emergenza plastica ci è, purtroppo, nato, gli studenti-blogger dell’Istituto Turistico Marco Polo, con il loro Prof. Emanuele Pirrottina.

Tutti concordi sul fatto che il problema non sia la plastica, materiale straordinario, durevole, duttile, concepito per facilitare la vita all’umanità, ma la plastica usa-e-getta sulla quale è indispensabile un mutamento radicale dello stile di vita di tutti.

“Per Acquario di Cattolica, la Giornata Mondiale degli Oceani è l’occasione di raccontare riflettori – spiega Stefano Furlati, Responsabile Didattica della struttura cattolichina di Costa Edutainment – l’impegno e la divulgazione che portiamo avanti con costanza e dedizione da otto anni con scuole, pubblico e territorio nel progetto “Salva una Specie”. La scelta di volgere lo sguardo ai fiumi si spiega con numeri agghiaccianti: dai fiumi proviene il 90% degli 8 milioni di tonnellate che ogni anno l’umanità riversa in mare e che finiscono per arrivare sulle nostre tavole e sul nostro organismo”

“Le microplastiche sono state trovata in 36 dei 39 tipi di sale analizzati – gli ha fatto eco Lorenzo Ricci, faunista promotore di varie spedizioni di raccolta plastica - la guerra alla plastica usa-e-getta è una rivoluzione che, come tutte le rivoluzioni, deve cominciare dal basso, dal cambio di abitudini di milioni di utenti”

“Da insegnante, apprezzo molto come l’Acquario coinvolga le scuole e la società civile - ha detto Valeria Antonioli, Vicesindaco del Comune di Cattolica, che ha sottolineato la drammaticità del problema con parole molto forti: “L’umanità si attiva per sopravvivere solo quando tocca il fondo e quando è a un passo dal distruggere il pianeta. Amministrazioni e cittadini devono agire fianco a fianco, le prime con indicazioni e delibere, come la raccolta differenziata e porta a porta, i secondi agendo con coscienza e impegno”

“Abbiamo di fronte un futuro già compromesso dalla plastica e nessuno chiede a noi come ci sentiamo” dice Federica, allieva dell’Istituto Marco Polo e redattrice del blog www.plasticfree.school nato dall’esigenza stessa dei ragazzi, in un progetto di alternanza scuola-lavoro coordinato dal Professor Emanuele Pirrottina.- in questo momento storico noi ragazzi abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce, per questo abbiamo scelto la rete: il modo più naturale per noi di comunicare”

E la rete diventa protagonista anche della provocazione dell’Acquario di Cattolica, che per l’8 giugno ha messo il pubblico letteralmente a mollo nella plastica, realizzando un’enorme vasca piena di plastica all’interno dell’area Plastifiniamola, e invitando il pubblico ad immergersi. E condividere i selfie con l’hashtag #plastifiniamola, per una volta tanto, non sarà indice di vanità ma di impegno per il pianeta.

Significativi sono stati anche anche i due collegamenti video durante la conferenza: il primo Mal di Plastica”, la traversata Rimini-Venezia Stefano Rossini, Matteo Munaretto e Piero Munaretto a bordo un’imbarcazione fatta di bottiglie di plastica, il secondo con Martina Capriotti, giovane ricercatrice dell’Università di Camerino impegnata con il progetto di Sky Ocean Rescue e National Geographic nello studio delle microplastiche in Adriatico.

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