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Cronaca

Anni di botte e minacce di morte dal compagno pugile: arrestato l'uomo

La donna non aveva mai avuto il coraggio di chiedere aiuto e il convivente le aveva nascosto i documenti

Li aspettava terrorrizzata sul pianerottolo delle scale esterne dell'abitazione. Era ancora sotto choc. Dopo anni di botte e minacce di morte, una donna di 46 anni, di origini ucraine, ha trovato il coraggio, domenica sera, di chiedere aiuto alla polizia e denunciare il compagno. Alle 20.30 una volante è intervenuta in via Coronelli per la denuncia di un'aggressione domestica. A finire in manette e ai Casetti è stato, invece, il suo compagno, un 41enne di origini macedone.

Per la donna la fine dell'incubo ha così inizio domenica. Appena arrivano gli agenti gli chiede di entrare in casa perché si vergogna di essere vista dai vicini, ma anche perché dentro c'è il compagno, completamente fuori di sé. Appena l'uomo vede i poliziotti, inizia a urlare: "Tu sei una donna e devi stare al posto tuo. Li hai chiamati e fatti entrare tu, appena vanno via facciamo i conti". J.A, 41 anni, non si calma in nessun modo, tanto che la compagna ormai in preda alla paura trova rifugio in un angolo della casa, chiusa in se stessa. Gli agenti riescono però a rassicurarla ricostruendo così al dinamica dei fatti. A quel punto l'uomo sferra pugni sui mobili della casa e urla vere e proprie minacce e non solo alla convivente: "Se parli poi lo sai cosa ti aspetta"; "Uscite da casa mia, senza mandato non potete entrare, uscite immediatamente, adesso chiamo il mio avvocato e vi rovino". Vista la situazione arrivano altre due volanti e l'uomo viene allontanato dalla compagna che, sentendosi al sicuro, racconta di essere fidanzata con lui da circa tre anni, di convivere da due, ed essersi trasferita da pochi giorni in via Coronelli. La loro relazione è sempre stata macchiata dalla violenza, J.A. è aggressivo, irascibile e possessivo. Le impedisce di avere una normale vita quotidiana. La 46enne non ha mai avuto il coraggio di denunciare, ma nell'ultimo periodo la situazione si aggrava, le violenze sono un'abitudine e le minacce sempre accompagnate dal coltello.

Domenica, infatti, oltre alle botte, l'uomo gli aveva puntato contro due coltelli da cucina, che i poliziotti trovano sul tavolo del soggiorno. Inoltre, gli uomini delle Volanti hanno scoperto che la donna era senza documenti, il compagno li aveva nascosti in un mobile chiuso a chiave, privandola così della libertà. Vista la gravità della situazione, le minacce, i maltrattamenti e la pericolosità dell'uomo, che l'ha sempre colpita con la tenica da boxeur, attività sportiva che praticava, è stato arrestato  e portato in carcere con le accuse per maltrattamenti in famiglia aggravati, minacce gravi aggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

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