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Cronaca Coriano

In tanti a Coriano per continuare a portare il 58 nel cuore

Oggi, dopo 5 anni da quel maledetto 23 ottobre 2011, Marco Simoncelli è sempre più nella leggenda del motociclismo

Centauri, tifosi e appassionati. Tutte persone che, nel cuore, continuano ad avere quel numero 58. Un numero che non correrà più negli autodromi, dal momento che la Dorna ha deciso di ritirarlo, ma che non smetterà mai di far correre nella mente chi lo aveva sulla carena. Cinque anni fa, come oggi, era una domenica come tante con l'unico problema di doversi svegliare presto per guardare in televisione una gara in Malesia. Marco partiva dalla seconda fila, in quinta posizione, ma aveva tutte le carte in regola per concludere tra i primi. Poi quella curva maledetta. La gara interrotta. I momenti di angoscia. Lo strazio di quanti, sul tracciato malese, forse avevano già capito tutto. Poi la notizia ufficiale. Il Sic non c'era più. Un silenzio irreale era sceso a Coriano, la sua città natale, con tante persone e amici che immediatamente si erano stretti attorno a mamma Rossella che, con la figlia Martina, era rimasta a casa. Giorni difficili per chi lo aveva consociuto, tifato e iniziato ad amare come persona e come pilota per quella sua aria scanzonata, il marcato accento romagnolo e le sue prodezze in pista.

Cinque anni senza Marco (Foto Marzio Bondi)

Oggi, dopo 5 anni da quel maledetto 23 ottobre 2011, Marco Simoncelli è sempre più nella leggenda del motociclismo e, a Coriano, in tanti sono arrivati per ricordare il capione che, adesso, sta insegnando agli angeli come si fanno le impennate. In un lustro sono state moltissime le testimonianze di affetto alla famiglia del Sic che, con la fondazione intitolata a Marco, sta realizzando vari progetti di beneficenza. L'ultimo, e il più ambizioso, è il centro diurno per disabili la cui prima pietra è stata appena posata. E, per continuare a tenere Simoncelli nel cuore, una piccola folla si è radunata domenica sera davanti alla "Fiamma del Sic". L'opera "Ogni domenica" realizzata dall'artista Arcangelo Sassolino è un'installazione molto originale: da un tubo di scarico sospeso scaturisce infatti una fiamma lunga tre metri. La fiammata dura 58 secondi. II fuoco è simbolo dell'animo di Marco che, con la sua schietta umanità, ha conquistato tutti, motociclisti e non motociclisti e che ha saputo diventare un Campione facendoci sentire campioni assieme a lui. 

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