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Cronaca

Arrestato tre volte in nove mesi per spaccio ed espulso dall'Italia, finisce nuovamente in carcere

La Polizia locale di Rimini, in nove mesi, lo ha denunciato una volta e arrestato tre volte, per reati di spaccio e inottemperanza al divieto di dimora nella Provincia di Rimini

È stato condotto in carcere lunedì sera (8 gennaio) un uomo che la Polizia locale di Rimini, in nove mesi, ha denunciato una volta e arrestato tre volte, per reati di spaccio e inottemperanza al divieto di dimora nella Provincia di Rimini. Il 46enne è stato sorpreso lo scorso 4 gennaio durante un controllo in una struttura ricettiva. Successivamente alla segnalazione degli agenti, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Si era chiuso nel bagno quando, lo scorso 4 gennaio, ha sentito gli agenti della Polizia locale di Rimini che stavano controllando la struttura alberghiera dove era alloggiato. Una volta fermato e identificato, le divise comunali si sono rese conto che si trattava di una vecchia conoscenza, in quanto l'uomo era già stato denunciato una volta e arrestato ben 3 volte negli ultimi nove mesi. Gli agenti della squadra Giudiziaria hanno così informato immediatamente il Giudice procedente, il quale ha disposto l'aggravamento della misura: dal divieto di dimora alla custodia cautelare in carcere. Una misura eseguita ieri sera, quando gli agenti sono andati a prenderlo nella struttura alberghiera e, dopo gli atti di rito, lo hanno accompagnato in carcere.

La vicenda è iniziata lo scorso maggio, quando il 46enne viene denunciato, per la prima volta, in stato di libertà, per 'detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti'. Dopo solamente un mese, a giugno, il primo arresto sempre per spaccio e la condanna a 6 mesi di reclusione, con espulsione dal territorio dello Stato e l’accompagnamento alla Frontiera mediante consegna alle Autorità. A novembre le divise comunali lo arrestano di nuovo per il reato di reingresso illegale nel territorio dello Stato, con l’accusa di aver eluso i controlli di frontiera, senza autorizzazione da parte delle Autorità Italiane e prima dei cinque anni. Un reato per il quale riceve una seconda condanna a dieci mesi di reclusione.

Ma lo scorso primo gennaio, alle ore tre del mattino, l'uomo viene nuovamente tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio, in quanto sorpreso sulla spiaggia del bagno 120, mentre tenta di vendere delle dosi. Ancora una condanna a 6 mesi e il divieto di dimora nella Provincia di Rimini.  Fino allo scorso giovedì - 4 gennaio - quando è stato trovato nascosto in un bagno, durante il controllo in una struttura ricettiva e la scorsa notte, con la conduzione alla casa circondariale di Rimini.

“È un lavoro tenace, perseverante e di grande professionalità, quello che la Polizia locale di Rimini mette in campo tutti i giorni dell'anno – commenta l'assessore alla Polizia Locale Juri Magrini –. Non è il caso di fare inutili populismi, ma fa riflettere constatare come gli sforzi profusi troppo spesso si traducano in un ripartire da capo, costringendo il personale delle forze dell'ordine (che come sappiamo hanno risorse umane contingentate) e della Polizia Locale ad un costante déjà vu. Falle non nuove di un sistema che però pesano sulla gestione quotidiana del lavoro e soprattutto minano la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Credo sia necessario e doveroso un ringraziamento speciale alle donne e agli uomini della Polizia Locale per l'impegno profuso ogni giorno nei molteplici servizi e in particolare la tutela della sicurezza urbana. Un ringraziamento che si estende anche in generale a tutte le forze deputate al controllo dell'ordine pubblico”.

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