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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Vendeva arredi destinati alle scuole: dipendente comunale infedele in manette

Dalla ricostruzione dei fatti, allo stato delle indagini, il ricavo dei beni pubblici complessivamente venduti dall'infedele dipendente ammonterebbe a circa 20.000 euro

La Guardia di Finanza di Rimini, coordinata dal procuratore Paolo Giovagnoli e dal sostituto procuratore Marino Cerioni, ha arrestato un dipendente del Comune di Rimini. Si tratta di un 51enne, accusato di usare indebitamente un’autovettura di proprietà dell’ente - della quale aveva la disponibilità in qualità di responsabile degli arredi delle scuole nido, materne ed elementari della città -, vendendo inoltre nei mercatini dell'usato il materiale destinato alle scuole.

Attraverso l’esame dei documenti acquisiti nel Comune di Rimini - che ha fornito fattiva collaborazione ai militari operanti - e l’esecuzione di servizi di osservazione e pedinamento sono stati riscontrati una serie di elementi gravemente indizianti che oltre a riscontrare la segnalazione permettevano di accertare la commissione di altri delitti strettamente connessi. Gli inquirenti hanno accertato che il 51enne "usava l'auto solo in minima parte per finalità istituzionali, approfittandone invece per svolgere commissioni e per seguire i suoi interessi personali, provvedendo a porre in essere reiterati comportamenti propedeutici idonei e diretti in modo non equivoco alla commissione dei delitti suindicati".

Inoltre l'indagato, spiega la Finanza, "per occultare le prove del reato, compilava falsamente il libretto di servizio del veicolo nel quale doveva annotare chilometri percorsi, orari di utilizzo e località ove si era recato"., Per completare il quadro accusatorio, i militari hanno eseguito anche accertamenti tecnici di videoriprese e di localizzazione satellitare che hanno consentito di provare che l'uomo si era recato più volte, illegittimamente e occultando i loghi del Comune di Rimini apposti sulle fiancate dell’automezzo di servizio, fuori dal territorio comunale ed in particolare presso un’attività di compravendita di usato ubicata in Cattolica dove aveva più volte venduto, utilizzando un conto a lui intestato, merci e attrezzature varie di proprietà del Comune di Rimini e dell’ex centro di formazione regionale “Itinera”.

Lunedì scorso, utilizzando impropriamente la predetta auto, il 51enne si era nuovamente recato in Cattolica al mercatino dell’usato. Questa volta però ad attenderlo c’erano i militari del Nucleo che lo hanno arrestato in flagranza di reato perché sorpreso mentre stava riscuotendo il pagamento della merce venduta in precedenza, nonché tentando vendere nuovi beni del comune di Rimini di cui si era illegalmente appropriato, opportunamente sequestrati. Dalla ricostruzione dei fatti, allo stato delle indagini, il ricavo dei beni pubblici complessivamente venduti dall’infedele dipendente ammonterebbe a circa 20.000 euro.

Chiarisce l'amministrazione in una nota: "il provvedimento arriva al termine di un’indagine, partita lo scorso autunno quando a seguito di una segnalazione al sindaco di Rimini, il Comune informò formalmente della cosa il procuratore Giovagnoli. Ne è scaturita un’indagine, nei mesi successivi, che ha visto collaborare in maniera determinante alla costruzione del quadro di riscontri e prove gli uffici comunali. Oltre al provvedimento di sospensione, come prevede la legge l’amministrazione comunale procederà nei confronti del dipendente, applicando le norme e tutte le sanzioni disciplinari previste dall’Ordinamento nell’eventualità in cui le ipotesi accusatorie venissero confermate in giudizio. L’amministrazione comunale infine ringrazia la Procura e la Guardia di Finanza di Rimini per il lavoro in sinergia svolto".

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