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Cronaca

Alluvione, la rabbia si trasforma in vandalismo: imbrattato l'ingresso del consiglio comunale

"Nel caso di fortunata esito delle indagini, la pena più efficace per il 'gentiluomo' (o i 'gentiluomini') sarebbe 'condannarlo' per un tot di ore a pulire scritte e disegni offensivi sui muri della città", annuncia l'assessore

"Il fango non si pulisce con le parole". Questa la scritta comparsa lunedì mattina all'ingresso della sala del consiglio comunale. “Non voglio dare alcun peso, e alcun significato se non l’ignoranza e la maleducazione individuali, al gesto dell’ignoto che ha deciso di far parlare di sé", afferma l’assessore all’Ambiente Sara Visintin, commentando le scritte riferite alla recente ondata di maltempo che ha colpito anche aree interne del Riminese.

"Sull’atto in sé, l’Amministrazione comunale inoltrerà denuncia e gli inquirenti investigheranno - annuncia Visintin -. nel caso di fortunata esito delle indagini, la pena più efficace per il ‘gentiluomo’ (o i ‘gentiluomini’) sarebbe ‘condannarlo’ per un tot di ore a pulire scritte e disegni offensivi sui muri della città. Quindi, questo gesto ha avuto come solo risultato quello di far perdere del tempo, in primis a forze dell’ordine, tecnici e operai. Nulla invece sposta circa all’impegno che l’Amministrazione Comunale si è assunta, andando al di là delle proprie responsabilità amministrative in materia di canali e reti di scolo, nei confronti dei cittadini, colpiti dal maltempo".

"Questo episodio infatti arriva a due giorni dal proficuo e costruttivo incontro con la delegazione dei cittadini di Vergiano - aggiunge l'assessore all'Ambiente -. un incontro franco, in cui il Comune di Rimini ha illustrato le iniziative da mettere in campo, assumendosi il compito di tenere le fila tra i diversi soggetti, pubblici e privati, coinvolti nella gestione e manutenzione della rete di scolo delle acque. Un ruolo che amministrativamente non gli spetterebbe, ma che doverosamente il Comune si è assunto nel momento in cui i cittadini si sono ritrovati senza un punto di riferimento certo. Quindi, mentre legittimamente i residenti che hanno visto allagati garage e appartamenti procederanno per accertare le eventuali responsabilità, l’Amministrazione Comunale da giorni è impegnata a dare risposte concrete, così come condiviso con il comitato di Vergiano".

Lunedì mattina, chiarisce l'assessore, "oltre a monitorare la situazione in considerazione dell’ennesima giornata di pioggia, abbiamo avuto un incontro con Anthea per definire la pulizia urgente dei fossi, sia quelli pubblici, sia quelli che sarebbero di competenza dei privati". Vertice inoltre anche Provincia, Hera e Consorzio di Bonifica per fare il punto dopo il sopralluogo che i tecnici comunali hanno svolto sabato mattina, sempre in accordo con i residenti. Conclude Visintin: "Stiamo definendo in tempi stretti strumenti e, cosa non secondaria, risorse da mettere in campo. E’ questa l’unica risposta a certi gesti, che come matrice certa hanno l’imbecillità. Il fango non si pulisce con le parole, ma nemmeno con la stupidità”.

"Il gesto di imbrattamento compiuto sulle pareti della sala consigliare del Comune di Rimini, a base di fango e invettive altrettanto fangose rivolte a sindaco e assessore, si pone oltre ogni limite della tollerabile  indignazione - afferma il segretario comunale del Pd, Alberto Vanni Lazzari -. Nel post disastro si sono attivati, oltre alle necessarie verifiche tecniche, tavoli di confronto con rappresentanti della cittadinanza, alla presenza dell’Assessore comunale Visintin e dei servizi provinciali coinvolti. Durante il sopralluogo del Governatore Bonaccini, il sindaco - presidente provinciale Gnassi ha di fatto attivato l’iter della conta dei danni e di richiesta di risarcimento, oltre ad aver stoppato, da tempo, ogni ulteriore scempio del territorio. Ad essere coinvolto  non è un luogo “al di la della statale” ma una parte della comunità riminese che richiama al senso di responsabilità tutti i soggetti coinvolti. Tra l’altro, l’amministrazione comunale risponde a questa chiamata di aiuto anche per sopperire alle evidenti difficoltà operative di un ente come la Provincia, sospeso in uno stato di eutanasia infinita, senza risorse ma con servizi essenziali ancora sul groppone. "Arginiamo" gli eccessi e lavoriamo per mettere in sicurezza territorio e futuro".

Il consigliere comunale di Ncd-Fi, Gennaro Mauro definisce "ridicola e fuori luogo l'indignazione degli esponenti del centro sinistra nei confronti degli autori delle scritte sui muri dell'edificio che accoglie la sala del Consiglio Comunale. Quello che non è più tollerabile non è il gesto degli ignoti autori delle scritte, sicuramente da ricercarsi tra gli alluvionati, ma è l'incapacità dell'amministrazione comunale ad adottare quegli strumenti tecnici e di realizzazione di opere e infrastrutture necessarie per prevenire i danni provocati da fenomeni atmosferici. Basta a rimpalli di responsabilità tra Comune, Anthea, Provincia, Consorzio Bonifica, Autorità di bacino. Gli Assessori comunali competenti devono svolgere una funzione di raccordo e di monitoraggio costante degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, e non limitarsi a contare i danni ogni volta che piove un po' di più".

"Esprimo solidarietà agli ignoti autori del gesto, comprendo la loro rabbia nell'ascoltare affermazioni quali " si è trattato di un evento imprevedibile ed eccezionale" oppure annunci di costituzione di tavoli tecnici, rigorosamente di studio o di monitoraggio, che non portano a nulla di concreto - continua Mauro -. Invito gli autori del gesto a farsi vivi e a rendersi disponibili a svolgere alcune ore di lavoro per servizi di pubblica utilità. Sarebbe un bel gesto. L'amministrazione farebbe bene a ritirare la denuncia fatta agli inquirenti, queste persone non sono dei criminali da perseguire penalmente ma solo soggetti arrabbiati ed esasperati dalla evidente inerzia del Comune2.

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