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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Avvelenato col topicida, si indaga per tentato omicidio

Giallo sul ricovero dell'anziano vittima di un dissanguamento dovuto all'ingestione del veleno

E' un vero e proprio giallo quello su cui stanno indagando i carabinieri di Rimini e che vede un anziano finito in ospedale avvelenato dal topicida. La vicenda risale all'agosto dello scorso anno quando l'uomo, un 80enne con gravi problemi di salute e praticamente immobilizzato nel letto, era stato portato al pronto soccorso dell'Infermi in preda a un dissanguamento. In un primo tempo si era pensato a un'eccessiva dose di qualche farmaco anticoagulante ma, il responso, era stato negativo. A provocare quell'emoraggia era stato il veleno per topi ma, a questo punto, gli inqurenti si erano domandati come l'anziano non autosufficente potesse averlo ingerito. Nella casa in campagna, dove l'anziano vive con la compagna e la badante, gli investigatori avevano trovato il veleno ma si erano sentiti rispondere che serviva appunto per i ratti.

Nel proseguo delle indagini, gli inquirenti iniziano quindi ad approfondire le dinamiche familiari ed emerge che la compagna dell'80enne con la quale convive da 30 anni ha due figli, avuti da matrimoni precedenti, uno dei quali vive in un appartamento di proprietà dell’anziano e sulla quale ci sono delle problematiche in corso. L'amministratore di sostegno, infatti, aveva chiesto il pagamento dell'affito ma il figliastro si era rifiutato sostenendo che gli era stato permesso di vivere gratuitamente. Anche nelle ultime volontà dell'80enne, che ha già fatto testamento, viene riportato che l'appartamento sarà ereditato dal figliastro e l'altra casa dalla compagna. Una vicenda intricata che, però, ha fatto aprire un fascicolo per tentato omicidio, con l'anziano che è riuscito a salvarsi per miracolo ma che si trova ancora in ospedale, a carico di ignoti.

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