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Cronaca

Badante rinviata a giudizio per abbandono di incapace

L'anziano che doveva accudire era sfuggito al suo controllo ed era finito nel pozzo della sua casa di campagna

Era stata incaricata di accudire un uomo di 88 anni ma, nel marzo del 2015, l'anziano era sfuggito al controllo della badante e si era tolto la vita gettandosi in un pozzo. Il dramma era avvenuto in una casa di campagna di Gemmano quando, secondo quanto ricostruito, l'uomo aveva espresso il desiderio di visitare la propria abitazione di campagna convincendo la donna, una 58enne di origine russa, ad accompagnarlo nel podere. Una volta giunti a destinazione, l'88enne avrebbe richiesto alla badante di tornare nell'abitazione di Morciano per prendere alcuni oggetti dimenticati e, la donna, si era allontanata per eseguire la commissione. Una volta solo, l'anziano si sarebbe gettato nel pozzo e, al suo ritorno, la donna aveva trovato solo le scarpe dell'uomo vicino al pozzo. Scattato l'allarme, sul posto erano accorsi i carabinieri e i vigili del fuoco. A questi ultimi è toccato il compito di recuperare i poveri resti all'interno del pozzo. La donna era stata indagata e, il gip del Tribunale di Rimini, l'ha rinviata a giudizio con l'accusa di abbandono di incapace aggravata dalla morte.

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