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Cronaca

Batteri e virus: le nuove minacce discusse a Rimini da oltre 1000 microbiologi clinici italiani

Nel corso del Congresso si terranno numerosi workshop e sessioni di lavoro di approfondimento di tematiche d’interesse per la classe medica e verranno pubblicati oltre 200 poster frutto di lavori di ricerca condotti presso gli ospedali italiani

Una microbiologia sempre più alleata dei medici e dei pazienti, capace di identificare e caratterizzare non solo potenziali minacce per la salute delle persone (siano esse adulti, anziani o bambini, spesso dimenticate in Italia e Europa ed ora nuovamente attuali (grazie ai costanti flussi migratori), ma che permetta di identificare tempestivamente il miglior trattamento farmacologico per il singolo paziente. Una prova di questo nuovo compito del microbiologo clinico viene quotidianamente dalla tipizzazione molecolare fine dei virus HCV e dalla identificazione di patogeni vecchi o nuovi che possono essere sessualmente trasmessi. Per fare questo non occorrono necessariamente nuove risorse bensì una riallocazione secondo priorità delle risorse già destinate.

Sono questi alcuni dei grandi temi sui quali oltre 1000 microbiologi clinici italiani si confronteranno da domenica a mercoledì prossimi nell’ambito del XLIV Congresso Nazionale Amcli – Associazione microbiologi clinici italiani, in programma a Rimini. Il congresso Amcli cade a pochi giorni dall’identificazione a Bologna del primo virus influenzale 2015 in Italia e di una drammatica morte, sempre a Bologna,  di una bimba di 28 giorni causata da Bartonella pertussis, come non avveniva da oltre 20 anni.  

“Il Congresso nazionale Amcli di Rimini si tiene in un periodo storico nel quale, a fronte di una generalizzata politica di contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria, la microbiologia clinica italiana  è sempre più coinvolta  nella identificazione rapida e precisa di eventi infettivi causati da patogeni  importanti per la sanità pubblica”, ha dichiarato Pierangelo Clerici, presidente Amcli e direttore dell'Unità Operativa di Microbiologia dell'Azienda Ospedaliera di Legnano.  

Secondo Valeria Ghisetti, direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia, ospedale Amedeo di Savoia di Torino e componente del direttivo Amcli “Nell’ambito di un concetto di salute “globale”, la Microbiologia clinica è sempre più coinvolta sul fronte dell’emergenza rappresentata da patologie infettive emergenti e riemergenti e di importazione, come conseguenze di flussi migratori, in cui hanno ruolo di primo piano la recente epidemia di Ebola nel West Africa e la necessità di contenerne la diffusione a livello mondiale, la malaria e le infezioni da Dengue, Chikungunya e West Nile. L’importanza di questi fenomeni sulla salute “globale” dell’uomo è tale che i premi Nobel per la Medicina del 2015 sono stati assegnati con un forte pensiero in questa direzione che è anche quella della Medicina della povertà. A fronte di tali emergenze, importanti traguardi per la salute sono stati recentemente raggiunti, quali la possibilità di eradicare l’infezione da virus dell’epatite C attraverso nuovi antivirali ad azione diretta che disegnano un presente e un futuro completamente nuovi per l’epatite C, dove la cura e l’eradicazione della malattia sono una realtà per i pazienti”.

Nel corso del Congresso si terranno numerosi workshop e sessioni di lavoro di approfondimento di tematiche d’interesse per la classe medica e verranno pubblicati oltre 200 poster frutto di lavori di ricerca condotti presso gli ospedali italiani. Durante il Congresso si confronteranno anche diverse ipotesi di evoluzione della diagnostica microbiologica compresa quella, estremamente  attraente,  che ritiene che  l’ analisi della sequenza di geni o di  interi genomi batterici o virali possa risolvere tutti i quesiti clinicamente rilevanti e che la formazione del futuro Microbiologo debba essere sostanzialmente rivista.

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