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Cronaca

Bomba carta nel centro di accoglienza migranti: "Atto vigliacco"

Rifondazione Comunista: "Una disumanità razzista rispetto a cui  non può esservi indifferenza"

Dopo gli attacchi al Centro di Accoglienza Straordinario gestito dalla Cooperativa Sociale Cento Fiori, culminato con l'esplosione di una bomba carta nella notte di Halloween, da più parti arrivano gli attestati di solidarietà alla struttura di Spadarolo. "I gravissimi episodi - commentano da Legacoop - che hanno colpito il centro di accoglienza profughi di Spadarolo, gestito dalla cooperativa sociale Centofiori, destano particolare preoccupazione. Legacoop Romagna esprime la più ferma condanna ed è certa che forze dell’ordine e magistratura si impegneranno al massimo per risalire con velocità agli autori del gesto.  Non siamo più nel campo delle intimidazioni, ma in quello di veri e propri attentati alla sicurezza degli operatori e degli ospiti.  Non stupisce più, purtroppo, che il clima politico che è venuto maturando nel Paese conduca a gesti di questo tipo. Non sono solo le modalità di esecuzione e  la volontà di reiterare il reato, che ricordano momenti della nostra storia che pensavamo superati, a suggerire di alzare ancora una volta la guardia. Le tristi commemorazioni dei giorni scorsi, a pochi chilometri da Rimini, assumono un significato diverso e peggiore. E’ tornata con prepotenza la tentazione di riscrivere la storia repubblicana, a partire dalle sue radici antifasciste. Nell’inviare la massima solidarietà alla cooperativa Centofiori e agli ospiti della ex scuola di Spadarolo, vogliamo ricordarlo ancora una volta: la lotta contro un pensiero razzista, violento e militarista, che ha trascinato l’Italia in una Guerra devastante, non potrà mai essere considerata come la battaglia tra due opposti estremismi. L’invito a tutte le forze democratiche è di mantenere unito il fronte contro chi evoca fantasmi che si pensavano sepolti. Quando si fa leva sulla paura della gente, quei fantasmi tornano inevitabilmente a infestare le nostre vite. L’irrazionalità genera mostri immaginari contro cui combattere, e non basteranno più le maschere di Halloween per esorcizzarli".

Bomba carta nel centro di accoglienza migranti

"La notizia è di quelle che lasciano sconvolti - spiega Rifondazione Comunista - per il ripetersi nei confronti della struttura di una disumanità razzista rispetto a cui  non può esservi indifferenza. Non si tratta di un atto vandalico.
Si tratta di un’aggressione razzista, che avrebbe potuto generare conseguenze ben più tragiche tra gli ospiti della struttura. In questi anni il fenomeno, anche nel nostro territorio, è stato banalizzato e trascurato quando invece ha radici profonde e diffuse. I ripetuti attacchi nei confronti della struttura ne sono un esempio. Questo episodio non è il primo, e si colloca in un clima che attinge forza da chi soffia sul fuoco dell’intolleranza. Non sono solo gli slogan da troglodita urlante del ministro degli interni ma anche i dispositivi contro il degrado, tra cui decreto Minniti, che declinano nel loro insieme il tema della sicurezza come criminalizzazione della marginalità sociale. Il neo eletto presidente della Provincia fu colui che da sindaco di Gemmano promosse un voto unanime del Consiglio Comunale contro l’arrivo dei rifugiati nel territorio di competenza. In pratica fu messo l’abito istituzionale e socialmente accettato alle barricate di Gorino. Invitiamo la Cooperativa Cento Fiori a prendere parola per ragionare collettivamente sulle azioni da mettere in campo nel nostro territorio per contrastare razzismo e intolleranza. Noi come Prc ci mettiamo a disposizione".

"Come ormai sapete - dpirgano dalla CentoFiori - nei giorni scorsi un Centro di Accoglienza Straordinario (Cas) per migranti da noi gestito ha subito alcuni attacchi, l’ultimo dei quali particolarmente grave: una bomba carta (o un grosso petardo) è stato fatto esplodere la notte di Halloween verso le l’una e 30 sulla soglia della casa. Nonostante il gesto gravissimo, nessuno dei nostri ospiti o colleghi è rimasto ferito, abbiamo registrato solo un po’ di danni al portone. E’ inutile utilizzare paroloni, potete immaginare lo spavento dei nostri 13 ospiti e dei due custodi che abitano la struttura, svegliati nel cuore della notte da un boato che ha fatto vibrare la loro e nostra casa. Come sempre è accaduto (anche di fronte al più lieve atto di intolleranza) abbiamo immediatamente allertato i carabinieri, mettendo a disposizione tutte le nostre risorse, anche e sopratutto il riserbo per aiutare in tutti i modi gli investigatori a prendere il o gli autori di questi gesti odiosi e inaccettabili. Un riserbo dovuto anche ai nostri ospiti e colleghi, già vittime di una violenza assurda e vigliacca nella loro casa, e che non meritano ulteriori tensioni che il clamore mediatico inevitabilmente porta. Siamo una struttura che da oltre 35 anni fa dell’accoglienza e dell’aiuto la propria missione, dapprima nella lotta alle dipendenze, con la Comunità di Vallecchio e le altre strutture, ora anche a chi sfugge da situazioni tragiche e ai drammi delle guerre. In queste ore abbiamo cercato di dimostrare a chi vive e lavora nel Cas di Spadarolo la nostra vicinanza, con la presenza fisica di tutti gli educatori impegnati nel settore migranti, aumentando la presenza quotidiana e creando dei momenti di solidarietà tra noi. Da più parti stanno arrivando messaggi e segnali di solidarietà, a cominciare dalle istituzioni e dall’amministrazione Comunale di Rimini per bocca del vicesindaco Gloria Lisi, per proseguire con il mondo cooperativo, associativo, amici e colleghi. Vi ringraziamo tutti. Qualcuno ci chiede anche di creare momenti pubblici. Saranno i nostri ospiti a decidere se e come organizzare, eventualmente, ogni iniziativa futura: siamo una cooperativa sociale che fa accoglienza e inclusione, che protegge le persone a lei affidate. Anche di fronte alla rabbia che ci suscitano questi atti vigliacchi, continueremo con responsabilità la nostra missione".

Il comitato provinciale di Rimini dell'Anpi "esprime la propria solidarietà e vicinanza alle persone ospitate al centro di accoglienza di Spadarolo e agli operatori che ci lavorano, per il duplice episodio di lancio di esplosivi avvenuti nelle notti del 28 e del 31 ottobre scorsi. È questo il risultato a cui si arriva dopo mesi di politica del disprezzo e odio per il diverso; è questo il il risultato a cui si arriva dopo gli ormai sempre più numerosi casi di aggressione ai danni delle persone con un colore di pelle diverso senza alcuna condanna da parte di chi questo paese lo governa; è questo il risultato a cui si arriva dopo una continua campagna elettorale fatta sulla pelle di chi non può avere una voce. E domani, anche dopo questo passaggio “dalle parole ai fatti” leggeremo sulla stampa l’ennesimo articolo che parla di immigrati solo quando spacciano? O certa politica prenderà le distanze dagli episodi violenti come quelli accaduti a Spadarolo cominciando a considerare che forse parlare del “nero, del rumeno, dell’albanese” come si faceva ottant’anni fa con gli ebrei, può portare solo a sbattere violentemente contro un muro! L’Associazione Nazionale Partigiani comitato provinciale di Rimini fa appello a tutte quelle cittadine e cittadini del nostro territorio affinché respingano e contrastino con forza, soprattutto nella quotidianità, ogni tentativo di cambiare la nostra visione di mondo aperto e ospitale".
 

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