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Cronaca

Cala il numero delle imprese cessate: trend positivo per alloggi e ristorazione

Sul fronte del commercio dal 2011 al 2013 sul territorio del Comune di Rimini sono aumentati in termini assoluti sia gli esercizi di vicinato, ovvero gli esercizi commerciali fino a 250 mq, sia le medie e grandi strutture di vendita

Sono stati pubblicati e resi disponibili i dati delle imprese totali (attive, iscritte e cessate) nella provincia di Rimini per il secondo trimestre 2014. Dai numeri provinciali, diffusi periodicamente da Infocamere Movimprese, emerge un calo delle imprese cessate, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno: si passa dalle 441 del periodo gennaio/giugno 2014 alle 552 del secondo trimestre 2013 (-111). Un dato positivo affievolito però dal contemporaneo calo delle nuove iscrizioni: dalle 763 del periodo gennaio/giugno del 2013 a 660 nello stesso periodo del 2014 (-103).

Resta invece fortemente negativo il saldo complessivo, con 758 imprese in meno nel corso degli ultimi dodici mesi: se nel secondo semestre del 2013 erano 35.838 le imprese attive, a giugno 2014 il dato si è fermato a 35.080. A gravare sul bilancio è ancora una volta il settore dell’edilizia (che comprende costruzioni, ingegneria civile e lavori di costruzione specializzati): sono state 85 le imprese cessate nel secondo semestre 2014, numero in calo rispetto alle 100 chiuse nello stesso periodo del 2013.

Il dato finale parla di 192 imprese attive in meno (da 5.530 di gen/giu 2013 a 5.338 del 2014). In sofferenza anche il settore della pesca e agricoltura, con 150 imprese in meno in dodici mesi (da 2.833 a 2.683). In evidente flessione anche il settore onnicomprensivo ‘commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazioni di autoveicoli e motocicli’ (-267 imprese), che comunque mantiene la sua dinamicità (146 le nuove iscrizioni nel secondo semestre del 2014 a fronte di 125 cessazioni).  Calo, seppur contenuto, sul fronte dell’industria, con 57 imprese che mancano all’appello.

Continua invece il trend positivo del settore alloggi e ristorazione, che fa registrare un aumento di imprese attive (da 4.784 a 4.802, +18).“I dati che emergono dallo studio di Infocamere Movimprese confermano la sofferenza dell’economia italiana, territorio riminese compreso – sottolinea l’assessore alle attività economiche del Comune di Rimini Jamil Sadegholvaad – I tanti segni meno sono contrastati da pochi segni più, come quello che riguarda il settore, importante per il nostro territorio, degli alloggi e della ristorazione. Ci sono però altri dati settoriali che dimostrano come, a fronte di una crisi che non accenna ad allentare la sua morsa, Rimini sappia comunque reagire e trovare il modo per rimettersi in carreggiata.

Sul fronte del commercio, infatti, dal 2011 al 2013 sul territorio del Comune di Rimini sono aumentati in termini assoluti sia gli esercizi di vicinato, ovvero gli esercizi commerciali fino a 250 mq, sia le medie e grandi strutture di vendita. I negozi di alimentari e affini sono passati dai 781 nel 2011 a 836 del 2013, così come sono cresciuti i non alimentari (da 2.511 a 2.544, +33). Le strutture di vendita medio grandi invece sono aumentate di 9 unità nell’ultimo anno (da 108 del 2012 a 117 del 2013). Numeri che non sono la risposta alla crisi, ma sono la testimonianza di un tessuto di piccoli imprenditori che non si arrendono alla fase congiunturale negativa e che hanno le capacità e gli strumenti per rimettersi in gioco”.

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