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Cronaca

Calcioscommesse, i vincitori della sospetta combine: "Siamo estranei alla vicenda"

Dopo il sequestro dei 300mila euro vinti con una puntata su una partita che si pensa sia stata venduta

Sono inferociti i vincitori della scommessa, fatta su una partita del campionato di calcio greco, finiti nel mirino della magistratura per un presunto giro di calcioscommesse. La maxi vincita, circa 300mila euro, è stata messa sotto sequestro e, al momento, si sta indagando per capire se dietro quelle puntate definite "anomale" dall'agenzia di scommesse ci sia stata una combine. A denunciare il tutto sono state le società che si occupano della raccolta delle puntate e che, all'indomani del match tra l'Apollon Larissa e l'Aiginiakos con il primo tempo finito con gli ospiti in vantaggio di due gol e, al triplice fischio dell'arbitro, i padroni di casa vincenti per 3 a 2 un risultato che, nelle agenzie di scommesse, veniva pagato 27 a 1 (praticamente scommettendo un euro se ne sarebbero vinti 27), si erano insospettite rivolgendosi ai propri legali.

Gli scommettitori riminesi, quindi, sono rimasti a mani vuote e anche loro hanno deciso di rivolgersi ai loro avvocati di fiducia, Stefano Caroli e Piergiorgio Tiraferri, per far valere le loro ragioni sostenendo che l'esposto è "basato su illazioni e strumentale finalizzato a paralizzare il pagamento". "Tutte le altre volte avevamo perso - spiegano i mancati vincitori - e questa volta che abbiamo vinto le agenzie di scommesse rifiutano di pagarci perchè abbiamo fatto saltare il banco. Dietro quelle giocate non c'è nessuna combine ma solo un colpo di fortuna che, finalmente, è arrivato. In tutta Italia le bollette su quella gara sono state pagate regolarmente e, solo noi, siamo rimasti a secco. Le ragioni delle agenzie di scommesse sono fortemente pretestuose e, adesso, stiamo pensando di tutelarci da queste illazioni".

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