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Cronaca

Carcere "Casetti", il sottosegretario alla Giustizia risponde ad Arlotti

Secondo i dati del ministero, su un organico di 144 agenti sono presenti in 116. Sul fronte dei detenuti ci sono 118 persone, di cui la metà straniere, su una capienza regolamentare di 139 posti

Con la riorganizzazione del ministero della Giustizia verrà completata la definizione degli organici dell’amministrazione penitenziaria e ulteriori agenti potranno essere assegnati alla Casa circondariale di Rimini dal prossimo anno. E’ inoltre in attesa del collaudo la seconda sezione del carcere, con una capienza di 22 posti detentivi. Sono alcune delle novità comunicate dal sottosegretario alla Giustizia Enrico Costa oggi in Commissione, in risposta all’interrogazione sui “Casetti” presentata dal deputato PD riminese Tiziano Arlotti. “L’organico del personale di polizia penitenziaria dell’istituto di Rimini è stato di recente incrementato di due unità – ha affermato Costa - e un eventuale ulteriore incremento sarà oggetto di valutazione da parte della competente Direzione Generale in occasione della ripartizione del personale a conclusione dei corsi di formazione per agenti/assistenti”.

Attualmente, secondo i dati del ministero, ai Casetti su un organico di 144 agenti sono presenti 116 unità. Sul fronte dei detenuti, invece, secondo il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria alla data del 26 novembre erano presenti 118 persone, di cui la metà straniere, su una capienza regolamentare di 139 posti. “Rientra nelle prerogative del provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria valutare l’opportunità di integrare il personale di polizia presente - ha evidenziato il sottosegretario - adottando provvedimenti temporanei di distacco di unità in servizio in altri istituti della regione, in caso di un aumento del numero degli ingressi e delle relative traduzioni verso il Tribunale”.

Circa le criticità della struttura dei “Casetti”, infine, nell’autunno del lo scorso anno la prima sezione ha subito un intervento di manutenzione con manodopera dei detenuti, mentre la seconda sezione è stata ristrutturata da ditte esterne e i lavori, già ultimati, sono in attesa del collaudo.  “La risposta del sottosegretario è stata in parte positiva – commenta Arlotti -. Anche se non vi è sovraffollamento, ritengo che il numero di ingressi durante la stagione estiva (120 nel corso di quest’anno) richieda un organico strutturalmente adeguato alle peculiarità del territorio riminese e all’aumento di arresti e traduzioni, analogamente alle altre forze dell’ordine (per cui abbiamo avuto 300 unità aggiuntive quest’anno). Così come sarebbe opportuno avere una Direzione specifica e non condivisa con altri istituti”. Il deputato sottolinea come sia necessario eseguire al più presto il collaudo della seconda sezione e individuare risorse per ristrutturare la prima, così come le pertinenze interne ed esterne. “Presenterò infine una interrogazione ad hoc sul recupero dei detenuti attraverso il lavoro”.

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