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Cronaca Cattolica

Il posto in spiaggia si prenota con un clic: l'idea di un giovane cattolichino

Attraverso la piattaforma Beacharound, creata da Albert è possibile prenotare i servizi in spiaggia, ma non solo

Nove amici, una passione e la voglia di mettersi in gioco. Questi gli ingredienti che hanno dato vita alla piattaforma “Beacharound”, la piattaforma virtuale che permetterà a tutti, turisti e non, di prenotare con un click il posto in spiaggia per godersi l’estate.

L’idea nasce tre anni fa dalla mente di Alberto Parma, imprenditore 29enne di Cattolica, quando studiava ancora all’Università di Milano: “Succedeva spesso che nella pausa estiva i miei colleghi di università venivano a trovarmi a Cattolica qualche giorno, lavorando facevo fatica a stare con loro così mi chiedevano informazioni sulle spiagge, ad esempio se avevano una piscina, una palestra o un campo da beach volley e altri servizi. Molto spesso sapevo rispondergli altre volte mi rendevo conto che mancava un sistema di informazione di questo tipo. Quindi mi son detto: perché non lo facciamo noi?”

E così Parma, insieme ai suoi amici, diventati il suo team, negli ultimi tre anni anziché uscire la sera a divertirsi e svagarsi trascorrevano le ore a studiare, realizzare e migliorare la piattaforma. Poi in questi mesi intuendo che poteva diventare uno strumento utile l’ha ultimata insieme al gruppo di lavoro e a fine aprile è nata Beacharound. Nel giro di soli due giorni aveva già numerose adesioni e ora conta più di 7.000 stabilimenti balneari al suo interno, divisi per regioni e località. “Dal 25 aprile ad oggi contiamo una media di 40-50 nuovi iscritti al giorno".
Come funziona Beacharound?
"È una piattaforma nella quale l’utente o il turista inserisce la località di destinazione, abbiamo tutta Italia. Una volta scelta la destinazione può prenotare direttamente allo stabilimento balneare: ombrelloni, lettini e altri servizi che si trovano all’interno, come campi da beach volley o piscina. La prenotazione può avvenire chiamando direttamente lo stabilimento senza transizioni di denaro e costi di commissione. Oppure cliccando sul pulsantino “prenota ora” dove si vanno ad inserire nome, cognome, numero di telefono e email. Dopodichè si inseriscono l’orario e la data di ingresso in spiaggia, il numero di lettini e/o ombrelloni e per quante persone. La richiesta poi viene inoltrata allo stabilimento balneare. In questo modo non si vanno a creare code alla reception".
Qual è lo scopo di questa piattaforma?
"Vogliamo portare il cliente al contatto diretto con le strutture e semplificare l’accesso in spiaggia, e puntare ai rapporti di fidelizzazione non al sito, ma alle strutture. Siamo solo un canale di comunicazione".
Ci sono dei costi per le strutture e stabilimenti che vi aderiscono?
"Per gli stabilimenti balneari l’adesione è gratuita. Gli hotel, invece, pagano una piccolissima quota, si tratta di pochi centesimi, per farsi pubblicità. In questo modo hanno la possibilità di farsi conoscere e intercettare nuove persone che non hanno piacere di pagare i costi di commissione. Spesso, infatti, questi costi sono a svantaggio sia per gli hotel che per gli utenti. Gli hotel hanno un 20% di commissioni che devono pagare ai vari intermediari. In questo modo anche la struttura alberghiera guadagna qualcosa in più".
Perché avete creato una piattaforma web senza app?
"Per due motivi: la registrazione e lo scaricamento. Si sa che per le app bisogna registrarsi. Si lasciano i propri dati senza sapere bene da chi saranno gestiti quindi molte persone sono restie. Un’altra barriera dell’utilizzo poteva essere quello dello scaricamento. Non tutti scaricano le App. Quindi abbiamo detto: “Lasciamola aperta a tutti senza registrazione”. In questo modo ognuno può navigare liberamente".
Questo sito rende visibile la disponibilità nei singoli stabilimenti balneari di ombrelloni o lettini?
"È una funzione che renderemo disponibile appena le spiagge riapriranno a pieno regime. Il fattore disponibilità sarà data dagli stessi bagnini che decideranno se darla per tutta la spiaggia o solo per una parte".
Gli stabilimenti balneari una volta iscritti alla piattaforma sono autonomi?
"Sì, ogni stabilimento gestisce la propria visibilità. Ogni bagnino, quindi, sceglierà cosa far vedere. Poi sarà sempre lui che dovrà aggiornare e allargare i contenuti sulla propria pagina. Noi abbiamo dato a disposizione un grandissimo contenitore, un data base con tutti i dati per far si che spiagge e hotel vengano ricercati, ma poi i contenuti devono essere messi dai titolari degli stabilimenti balneari a loro discrezione".
C’è la possibilità da parte dell’utente di dare una valutazione del servizio?
"Sì, anche se il nostro è un sistema di valutazione un po’ anomalo: gli utenti possono valutare senza commentare e ogni anno la valutazione precedente viene azzerata. Il motivo è semplice. Il personale degli stabilimenti balneari cambia ad ogni stagione, quindi non vogliamo che la valutazione sia vincolante pertanto viene resettata ogni anno. Vogliamo che ci sia un punteggio che stabilisca cosa è stato fatto nell’anno precedente, ma dare anche la possibilità che questo punteggio non marchi a vita lo stabilimento balneare con una recensione negativa perché i servizi si possono sempre ampliare e il personale si può sempre migliorare".
Quali stabilimenti balneari hanno aderito?
"La maggior parte delle adesioni è del Sud Italia, ma anche nelle Marche, Liguria, Toscana. In Emilia Romagna da  qualche giorno abbiamo iscritti a Cattolica, Riccione, Rimini. Proporre un prodotto gratis delle volte è più difficile che proporlo a pagamento. Probabilmente non viene recepito".
È un sito che sarà utile anche durante l’inverno?
"Certamente, nel periodo che da marzo ad ottobre è un portale comodo per quanto riguarda la prenotazione delle spiaggia. Il resto dell’anno, da ottobre a marzo, stiamo implementando il sito per conciliare le zone marittime con l’entroterra. Ci saranno, quindi, tutta una serie di eventi culturali, sportivi e ludici promossi dai vari comuni o associazioni del territorio dando la possibilità di farli conoscere non solo ai turisti ma anche la gente del luogo. Sul sito si troveranno anche esperienze difficili da reperire se non sei del luogo e non le conosci come ad esempio a Saludecio c’è un fattore che porta i turisti a preparare il proprio formaggio di fossa e poi se lo portano via, a Pescara c’è un’imbarcazione che porta le persone a pescare pesce e poi glielo fa mangiare sulla barca. Vogliamo rendere queste esperienze reperibili a tutti".
Quanto è stato l’investimento iniziale?
"Non abbiamo fatto grandi investimenti. Avevamo questa idea intesta, siamo tutti molto giovani, non ci aspettiamo di diventare un colosso multinazionale. Riuscire a fare della nostra passione un piccolo lavoro è già una grande soddisfazione".
Obiettivi futuri?
"Nei primi anni il nostro obiettivo è quello di far aderire più utenti possibili, soprattutto più spiagge che possano aumentare la propria visibilità dando un servizio in più, la possibilità di prenotare attraverso la piattaforma. Poi vorremmo internazionalizzare la piattaforma replicandola nei paesi confinanti con l’Italia. Al momento il sito è solo in italiano, ma per la prossima stagione ci stiamo organizzando per tradurlo in cinque lingue (inglese, spagnolo, francese, tedesco e russo). Poi faremo pubblicità su Google e Facebook per altri Stati per prendere un bacino di turisti internazionale".


 

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