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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cattolica

Sepolto sotto cumuli di terra, l'operaio non ce l'ha fatta

I Vigili del fuoco hanno scavato tre ore per salvarlo, una corsa contro il tempo, ma per l'uomo non c'è stato più nulla da fare

Crolla costone di uno scavo, operaio sepolto vivo sotto cumuli di terra
Una fine orribile per l'operaio di 55 anni, originario di Afragola, deceduto nella mattinata di giovedì travolto da un cumulo di terriccio franato dalla massicciata della ferrovia. Il dramma si è consumato a Cattolica, in via Mazzini, dove l'uomo insieme ai colleghi stava lavorando nel cantiere per la realizzazione di un muro di contenimento subito dopo il ponte della linea ferroviaria che scavalca la strada. Per cause che dovranno essere accertate dalla Medicina del lavoro, intorno alle 11.30 il terrapieno dove scorrono i binari è improvvisamente franato travolgendo il 55enne che è rimasto incastrato tra il terriccio e la parete di cemento armato appena realizzata. E' scattato l'allarme e, sul posto, oltre ai mezzi di soccorso sono intervenuti i vigili del fuoco che insieme ai colleghi dell'uomo hanno cercato di liberare l'operaio scomparso sotto diversi metri cubi di terra mentre, per evitare ulteriori crolli, la line ferroviaria è stata interrotta in entrambe le direzioni.

Incidente per un operaio, sepolto sotto cumuli di terra

E' stata una vera e propria corsa contro il tempo, nella speranza di estrarre il 55enne ancora vivo, ma col passare dei minuti tutte le speranze sono svanite. Solo dopo 3 ore di scavi, intorno alle 14.30, la squadra di soccorso è arrivata al corpo dell'operaio e il medico del 118 non ha potuto far altro che dichiararne il decesso. Gli scavi sono poi proseguiti per tutto il pomeriggio di giovedì per poter estrarre i poveri resti dell'uomo. Per consentire le operazioni, via Mazzini è sempre rimasta chiusa al traffico e, sul posto, sono intervenuti i carabinieri della Tenenza di Cattolica, il personale della Polfer e della polizia Municipale. La linea ferroviaria è rimasta bloccata fino alle 18.10, nel frattempo Trenitalia ha attivato un servizio di autobus tra le stazioni di Rimini e Cattolica.

In una nota stampa Rete Ferroviaria Italiana esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza ai familiari dell’operaio di una ditta appaltatrice, impegnata per conto di RFI nei lavori in prossimità della stazione di Cattolica, deceduto questo pomeriggio a seguito di uno smottamento del terreno. "Per accertare le cause dell’incidente - spiegano dall'azienda - è stata avviata un’inchiesta interna". 

Il commento della Cgil

Renzo Crociati segretario generale FILLEA CGIL Rimini e Massimo Bellini segretario generale FILT CGIL Rimini commentano: "Come FILLEA e FILT CGIL, oltre ad esprimere il nostro profondo cordoglio e stringerci attorno alla famiglia del lavoratore edile e ai suoi compagni di lavoro  non ci stancheremo di denunciare la mancanza di sicurezza nei cantieri edili e in questo caso negli appalti ferroviari. Con la progressiva riapertura dei cantieri come di altre attività produttive, anche gli infortuni sono purtroppo tornati a verificarsi. Chiediamo venga istituita la “patente a punti” che incentivi le imprese virtuose e penalizzi le altre e il reato di omicidio sul lavoro. Tutto questo riponendo piena fiducia nella Magistratura affinché faccia chiarezza sui diversi livelli di responsabilità. Nell’immediato ci attiveremo per chiedere un incontro a Ferrovie dello Stato per verificare la natura dell’appalto e l’esatta dinamica dell’incidente".

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