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Cronaca

Calo dei redditi, Rimini in controtendenza: aumenta il numero dei contribuenti

E' quanto emerge dall’analisi sul calo dei redditi degli italiani proposta nell’edizione di lunedì del Sole 24 Ore

La provincia di Rimini è tra le realtà in Italia che tra tra 2008 e 2013 ha registrato un decremento nel reddito medio dichiarato (- 2,82%) molto più contenuto rispetto alla media nazionale (-5,5%). E' quanto emerge dall’analisi sul calo dei redditi degli italiani proposta nell’edizione di lunedì del Sole 24 Ore. "L'immagine non è certo confortante - afferma l'assessore al Bilancio, Gian Luca Brasini -. Il raffronto tra l’ultimo anno pre crisi e il 2013, mette in evidenza per il territorio riminese un altro dato in controtendenza: il numero dei contribuenti è lievemente aumentato in un panorama italiano che ha visto ‘perdere’ in un lustro più di 850 mila contribuenti".

"Questo a fronte di un calo generalizzato nel Paese, che in cinque anni ha visto una sensibile e generalizzata diminuzione dei redditi, un impoverimento generale frutto della perdita del potere di acquisto delle famiglie e della difficoltà delle imprese strette nella morsa della crisi - continua Brasini -. Perché dunque Rimini è in parte anticiclica rispetto a questa chiara tendenza? Sarebbe bello poter rispondere che il nostro territorio è un’isola felice dove la crisi economica non ha attecchito, non intaccando minimamente i redditi dei riminesi. Sarebbe bello ma questa cartolina sarebbe in contraddizione con la realtà e analisi analoghe che registrano come la provincia di Rimini, proprio per la sua peculiare caratteristica socioeconomica, sia tra quelle che più hanno sofferto l’incidere della difficile congiuntura economica negli anni a cavallo del decennio".

Per l'assessore, "una chiave di lettura possibile, oggi empirica ma che in futuro potrebbe essere confortata da dati scientifici, potrebbe essere che la ‘resistenza’ più efficace sul fronte dei redditi e addirittura l’incremento del numero dei contribuenti siano dovute alle azioni di contrasto che, con più efficacia rispetto al passato, sono state attuate sul fronte dell’emersione dell’evasione e dell’elusione fiscale. Nulla di particolarmente significativo visto che con i suoi 18.769 euro dichiarati di media, il territorio riminese resta all’ultimo posto in regione, a quasi 5 mila euro medi di distanza da Bologna. Non solo, resta ancora troppo bassa, francamente improbabile pur con tutte le considerazioni sulla crisi economica che si possono fare, la percentuale dei redditi sopra i 75 mila euro all’anno in rapporto al totale: l’1,51% è, invece, in questo caso sotto la media italiana".

"Siamo naturalmente nel campo delle ipotesi, ma ha una sua logica pensare che nella nostra provincia l’effetto crisi sia stato, statisticamente, in piccola parte assorbito dal recupero dell’evasione fiscale che era e purtroppo continua a essere una piaga per il territorio. Un fenomeno che sottrae risorse alla collettività, mina l’equità sociale e continueremo a contrastare in tutti i modi insieme a Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza - conclude Brasini -. Voglio pensare che la maggiore attività di controllo che è stata messa in campo negli ultimi anni non solo abbia portato ad un recupero di risorse, ma soprattutto rappresenti l’inizio di un atteggiamento più maturo della nostra comunità”.

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