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Cronaca Riccione

CNA Balneatori incontra il responsabile nazionale della categoria Cristiano Tomei

E' stato affrontato il tema dell’udienza dibattimentale della Corte di Giustizia Europea sulla direttiva Bolkestein

Si è svolta nella giornata di mercoledì nella sede CNA di Riccione l’Assemblea Provinciale di CNA Balneatori. Erano presenti il responsabile nazionale della categoria Cristiano Tomei e la responsabile regionale Elisa Muratori. Davanti ad una platea di una cinquantina di operatori balneari Tomei ha affrontato il tema dell’udienza dibattimentale della Corte di Giustizia Europea fissata per il 3 Dicembre, in cui dovrebbe esprimersi sui ricorsi presentati dai Tar della Lombardia e della Sardegna in merito ai quesiti: se le concessioni demaniali siano assimilabili alle autorizzazioni di cui alla Bolkestein, se i beni demaniali siano risorse rare e rispetto la proroga delle concessioni demaniali al 2015/2020.

CNA Balneatori è l’unico sindacato che si è costituito in giudizio , le cui tesi sostenute dagli avvocati Nesi e Righi puntano a dimostrare che il comparto balneare italiano è estraneo alla Direttiva servizi e alla direttiva concessioni. CNA BalneatoriI ribadisce come gli stabilimenti balneari non siano concessioni di servizi, ma unicamente concessioni di beni, per nulla scarsi, che consentono di attuare  concorrenza su un numero di nuove concessioni almeno pari a quelle del comparto esistente, senza distruggere attraverso il ricorso ad aste ed evidenze pubbliche, il modello dell’economia turistica delle regioni costiere italiane.

Tomei ha altresì affrontato il tema della bocciatura da parte della Commissione del Senato degli emendamenti presentati in Legge di Stabilità 2016 sul riordino delle concessioni demaniali, riforma dei canoni e connessa problematica dei pertinenziali; per quest’ultimi gli emendamenti puntavano a risolvere la preoccupante situazione che stanno vivendo un centinaio di imprese balneari pertinenziali che non riescono a far fronte al pagamento di canoni la cui entità è insostenibile; si era chiesto che in attesa della riforma complessiva del demanio marittimo che definisca canoni più equi e sostenibili, venisse eliminato dal calcolo dei pertinenziali il coefficiente OMI, anche attraverso criteri di solidarietà all’interno della categoria balneatori.

Si era altresì richiesta una moratoria della riscossione coattiva  dei canoni e dei procedimenti amministrativi conseguenti per il mancato pagamento, come già previsto nella precedente Legge di stabilità; era stata chiesta l’attuazione di una normativa di riordino della materia demaniale marittima e consenta alle imprese turistico ricreative di tornare ad investire con una prospettiva temporale illimitata. Questa prima bocciatura non ferma il sindacato che ripresenterà gli emendamenti alla Commissione della Camera del Parlamento. Piena condivisione e sostegno all’indirizzo intrapreso da CNA Balneatori è stata espressa dalla platea
 

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