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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Misano Adriatico

Colaiacovo: "Abbiamo fissato il Misano World Circuit nell’elite mondiale degli impianti del motorsport"

L'imprenditore alla guida dell'impianto sportivo: "Ci siamo dati un orizzonte sfidante: quello di mettere a punto un grande parco del motorsport che veda protagonisti imprese e appassionati"

Batte forte il cuore dei motori al Misano World Circuit che, reduce dai festeggiamento dello scorso anno per il mezzo secolo di attività, guarda al futuro con una serie di investimenti per affermarsi sempre di più come simbolo di un territorio dove la passione per le due ruote e la velocità è insita nel Dna di tutti. Dopo l'improvvisa e tragica scomparsa di Marco Simoncelli, rimasto vittima di un incidente mortale il 23 ottobre 2011 durante il Gran Premio motociclistico della Malesia, tifosi ed appassionati hanno portato avanti l'idea di intitolare la pista alla memoria del pilota e, negli anni successivi, tanti sono stati i momenti in occasione delle gare di MotoGp per ricordare il Sic. Tra i più emozionanti quello della piantumazione della quercia in onore di Marco sulla collina che domina la curva omonima e che, per gli appassionati, rappresenta uno dei punti teatro di tante battaglie e di staccate al cardiopalma.

Nel suo oltre mezzo secolo di attività l'impianto sportivo si è evoluto diventando, negli anni, tappa fissa per gli appuntamenti della Superbike e della MotoGp. Tanti i progetti che lo hanno interessato e fatto crescere perchè per Luca Colaiacovo, alla guida della società Santa Monica SpA, che gestisce Misano World Circuit e controllata dal Gruppo Financo, "Il futuro è da sempre una sfida, ma le sfide ci piacciono, perché progettare il futuro vuol dire anche innovare".
 
Presidente, l’autodromo oltre ad essere un simbolo del territorio è anche una macchina organizzativa perfetta che ospita appuntamenti di carattere internazionale. Qual è il segreto di questo successo?
La presenza del Gruppo Financo ha innescato un modello operativo legato a piani industriali condivisi con lo staff del circuito, che a sua volta partecipa con competenza e passione agli obiettivi fissati durante questi anni. Abbiamo accelerato nell’ultimo decennio poiché il sistema di riferimento, il mondo dello sport e dell’intrattenimento, corre sempre più veloce nei suoi processi di cambiamento. In questi anni abbiamo integrato il team di lavoro con nuove competenze e, insieme alla passione che caratterizza tutti noi, abbiamo raggiunto il risultato di fissare Misano World Circuit nell’elite mondiale degli impianti del motorsport. Il segreto di questo successo è anche nella sintonia tra il board e il team. Tutti insieme ci poniamo in un atteggiamento di attenzione e di lettura tempestiva dei cambiamenti, il modo più efficace per interpretare le dinamiche di cambiamento. Insomma, siamo abituati a correre. 

Il Misano World Circuit ha fatto la storia del motociclismo ed è uno degli impianti più blasonati e amati dai piloti, quanto conta questo invidiabile pedigree nelle strategie per farlo crescere ulteriormente?
Gli investimenti hanno permesso alla struttura di diventare sempre più attrattiva. Ci siamo dati un orizzonte sfidante, quello di mettere a punto un grande parco del motorsport che veda protagonisti imprese e appassionati. Il circuito s’è trasformato: oggi 16 imprese sono attive stabilmente in circuito e generano loro stesse flussi di qualità. Tutto ciò genera nuove e più complete esperienze, in pista e fuori; il calendario degli eventi s’è ampliato e ora riguarda varie tipologie sia sportive che commerciali; siamo sempre più attrattivi e di conseguenza è aumentata la qualità della proposta, che assume anche il ruolo di volano economico a favore del territorio. Ma senza perdere di vista il mondo a noi più vicino: è nato il centro federale FMI, crescono nuovi piloti, s’è affermata la scuola Its per la formazione della nuova generazione di meccanici e preparatori, figure che sono state fondamentali in passato e ora sono un patrimonio da far evolvere ulteriormente. 
 
La strategia di coniugare il pubblico e il privato per l’organizzazione di gare come la MotoGp si è rivelata vincente. Cosa fate per il territorio e cosa può fare il territorio per l’autodromo? 
Questo sistema virtuoso risale sin dall’origine del circuito, che ha da poco compiuto 50 anni. Un mix vincente che viene da una consapevolezza: i grandi eventi sono fondamentali per il nostro territorio e lo stare insieme consente anche di superare i momenti difficili. Impossibile dimenticare il periodo della pandemia, ma anche la recente alluvione, con impatti pesanti sull’industria dell’accoglienza. Lo sport e l’intrattenimento sono strategici, nel caso del motociclismo assistiamo ad un fenomeno unico che vede il circuito al centro e parte attiva di un distretto straordinario che ha generato una identità importante, ben colta dalle istituzioni per la promozione.

La Motor Valley è un distretto industriale unico al mondo, forte di 16.500 aziende e oltre 90mila addetti, con 16 miliardi di fatturato annuo e un export di 7 miliardi. In questo ambito la nostra attività contribuisce in modo significativo: nel 2022 sono state oltre 700mila le presenze in circuito e si conferma, 730mila, il numero delle rooming night prodotte sul territorio con 170 milioni di euro di indotto economico. Il 2023 sta andando molto bene, si aggiungono eventi e ora alla vigilia della MotoGP ci apprestiamo ad un evento di profilo mondiale. Sono convinto che sia superata la stagione della diffidenza, il lavoro insieme al territorio ci ha insegnato a produrre vantaggi reciproci.
 
Ogni evento è una storia unica ma qual è stato quello che ha presentato più difficoltà e quello che l’ha fatta emozionare di più?
Le emozioni sono sempre forti perché derivano dal contatto con campioni straordinari, capaci in pista di esprimere coraggio e destrezza a livelli impensabili. Ogni pilota emoziona: dai grandi campioni della MotoGP a quelli dei truck e delle auto ovviamente. Se devo citare un episodio, certo l’ultima gara in Italia di Valentino Rossi è stata una giornata di grande emozione ed è coincisa con la vittoria nel mondiale di Fabio Quartararo. Tutto in una giornata che vide il ritorno del pubblico. Ecco, quel giorno non ci siamo fatti mancare nulla. Le difficoltà le abbiamo affrontate sempre in team, penso al periodo del Covid nel quale abbiamo fatto salti mortali per cogliere ogni opportunità. Siamo stati il primo circuito a riaprire, abbiamo organizzato eventi a capienza ridotta, organizzato una macchina di sicurezza molto articolata e complessa. E’ stato difficile, ma ce l’abbiamo fatta.
 
Negli ultimi anni, nonostante le problematiche dovute alla pandemia, il “Marco Simoncelli” ha visto importanti investimenti per renderlo sempre più importante. Cosa ci riserverà il futuro?
Il completamento della pit building ha fatto fare un salto di qualità ulteriore e lascia a bocca aperta la sua funzionalità rispetto agli eventi. Quest’anno stiamo lavorando sul restyling del ristorante, all’apertura dello store col merchandising con il Gruppo Teddy nella palazzina che prevede anche l’allestimento dell’area multimediale MWC archive experience. Consolideremo l’epserienza dell’ITS MAKER, il corso biennale Sport & Electric Motorcycle avviato dalla Fondazione ITS meccanica della regione Emilia-Romagna e promosso da Garage 51, Misano World Circuit e Federmoto col sostegno di Confindustria Romagna e dell’ente di formazione Assoform Romagna. Con la Fondazione Misano stiamo insificando la collaborazione per rappresentare tutta  l’offerta alberghiera sul portale di MWC, in modo da offrire un percorso rapido e conveniente per coloro che intendono soggiornare sul territorio immediatamente limitrofo al Simoncelli. Poi i ‘pacchetti esperienziali’ con visite al circuito, il simulation center, i tour e-bike sia lungo le Ecovie sul Conca che in circuito. L’obiettivo è di integrare tutto quanto offre MWC nella sfera di promo commercializzazione del territorio di Misano. Ogni progetto è letto con gli occhiali della sostenibilità perché tutto il motorsport sta correndo su questa strada per attenuare l’impronta ambientale di quanto produce. 

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