Commemorato il 75esino anniversario dell'eccidio di Fossoli
"Rino Molari è prima di tutto un esempio, forse addirittura un archetipo. La sua tragica vicenda diventa l’emblema del pensiero autonomo e della libertà di coscienza che resistono alle intemperie della storia"
Si sono svolte domenica nella Pieve romanica le commemorazioni per il 75° anniversario dell'eccidio di Fossoli dove è stato fucilato anche il santarcangiolese Rino Molari. Al termine della messa in suo ricordo, alla presenza del figlio Gabriele, gli interventi della sindaca Alice Parma e della presidente provinciale dell’Anpi Giusi Delvecchio. "Rino Molari è prima di tutto un esempio, forse addirittura un archetipo - afferma il sindaco Parma -. La sua tragica vicenda diventa l’emblema del pensiero autonomo e della libertà di coscienza che resistono alle intemperie della storia. Non è un caso che i nazifascisti, quando ormai fu chiaro che sarebbero stati sconfitti, eliminarono persone come Molari in tutta Europa, con l’intenzione di sottrarre all’umanità futura sensibilità e intelligenze che sarebbero state preziose per costruire una società più libera e giusta. Allora forse sono questi i tratti caratteristici dell’antifascismo, di chi conosce il reale valore della libertà e s’impegna nella sua difesa: libertà di pensiero, coscienza morale, dignità umana. Tutte caratteristiche, a ben vedere, che non possono essere cancellate da agenti esterni. Perché ci possono sottrarre la libertà, togliere persino la vita, ma la scelta di rinunciare alla dignità di esseri umani è sempre e soltanto nostra".