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Cronaca

Comune, canile e associazioni contro l’abbandono di cani e gatti durante l’estate

Grazie all’impegno congiunto di enti e associazioni, la piaga degli abbandoni estivi di cani negli ultimi 3 anni si è molto ridimensionata

Grazie all’impegno congiunto di enti e associazioni, la piaga degli abbandoni estivi di cani negli ultimi 3 anni si è molto ridimensionata. E’ quanto sottolineano dal canile comunale “Stefano Cerni” di San Salvatore che evidenziano come il risultato sia stato raggiunto sia grazie all’introduzione della misura del microchip ma sicuramente anche alla crescita culturale nella società che ha contribuito a ridimensionare questa pratica incivile. Nel periodo estivo, dal 1° giugno al 30 settembre, furono 195 i cani recuperati nel 2014, scesi a 129 nel 2015, a 91 nel 2016. Attualmente, dal 1° giugno al 31 luglio, il numero dei cani recuperati è di 96.

“Un risultato – ha detto l’assessore alla tutela degli animali Jamil Sadegholvaad – dovuto proprio a quest’insieme di fattori tra cui emerge, sicuramente decisivo, l’impegno di operatori e volontari che quotidianamente dedicano una parte della propria vita alla difesa degli animali. E per questo, per un impegno che accanto a quello professionale è capace di mettere in gioco anche la propria sfera di sentimenti, che li voglio ringraziare e confermare l’impegno dell’Amministrazione comunale per migliorare i risultati ottenuti. Non ci vogliamo accontentare e anche se le cose sono migliorate comunque in un canile il numero di cani che entra è, a prescindere, sempre troppo alto. I cani stanno bene in una famiglia non certo dietro le sbarre di un box per quanto ci si adoperi per rendere la loro permanenza più breve possibile.”

Se nei confronti dei cani gli abbandoni estivi sono fortemente calati, ancora grande è il lavoro di sensibilizzazione per diminuire se non scongiurare l’abbandono dei gatti. Decine sono infatti ogni anno le cucciolate di gattini che vengono brutalmente abbandonati al limite delle condizioni di sopravvivenza. Confrontando i dati dell’ultimo triennio i 159 gatti recuperati tra giugno e settembre del 2014 diminuirono a 114 nel 2015 per poi tornare a 158 lo scorso anno. Dal 1° giugno al 31 luglio di quest’anno sono stati 66.

“E’ necessario quindi proseguire – ha aggiunto l’assessore Sadegholvaad – nel proseguire nel contrasto a questo fenomeno degli abbandoni continuando a diffondere la conoscenza che i cani e i gatti, come tutti gli animali in generale, sono degli esseri viventi che come le persone provano sofferenza, emozioni e sentimenti, animali capaci di trasmetterti emozioni uniche che aiutano e riempiono la vita.” Il canile di Rimini è finanziato con fondi pubblici e l’amministrazione comunale si fa carico delle spese per l’acquisto di cibo, integratori, farmaci, cure veterinarie e tutto ciò che serve per il benessere dei cani e dei gatti ricoverati in struttura. 

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