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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Condannato per appropriazione indebita di gioielli, finisce indagato per false attestazioni

Nei guai un rappresentante di preziosi che, pur di non comparire davanti al giudice del Tribunale di Rimini, ha presentato un falso certificato

Doppi guai per un rappresentante di gioielli che, oltre a una condanna per appropriazione indebita, adesso rischia anche un nuovo processo per false dichiarazioni all'autorità giudiziaria. L'uomo, un 44enne, lavorava per una ditta di preziosi di Verucchio che gli aveva affidato il campionario di gioielli per un valore di 75mila euro. Terminato il suo lavoro, però, il napoletano non lo aveva mai riconsegnato ed era finito così imputato di appropriazione indebita. Pur di non comparire davanti al giudice riminese, l'uomo lo scorso 16 maggio aveva fatto recapitare alla corte un certificato medico, apparentemente emesso dall'Ausl 1 di Napoli, dove si spiegava che l'imputato aveva avuto un incidente ed era stato ricoverato in ospedale. Non convinto della genuinità dell'attestazione, che presentava alcuni aspetti poco convincenti, il pubblico ministero ne aveva chiesto copia originale all'azienda sanitaria che, al termine delle ricerche, ha scoperto che si trattava di un falso. Nell'ultima udienza, tenutasi mercoledì, il 44enne ha inviato un nuovo certificato medico, questa volta stilato da un medico di base, ma non è stato accertato dal Tribunale e, il giudice monocratico, ha quindi condannato il napoletano a 1 anno e 6 mesi trasmettendo gli atti alla Procura per la questione del falso certificato.

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