Sarà festa tre volte DOMANI POMERIGGIO, martedì 25 ottobre, in via Amati a Rimini. Ci sarà, infatti, una festa di buon vicinato, finalizzata a far socializzare e quindi convivere più armoniosamente i residenti in due condomini. Ma la festa sarà, in più, il coronamento di un progetto, portato avanti da ACER, di mediazione sociale finalizzata all’autogestione dei servizi e, appunto, alla migliore convivenza. Sarà festa, infine, perché sono da poco terminati i lavori di ristrutturazione dei due condomini.

    I due condomini in questione sono quelli di via Amati, ai civici 33 e 38, per complessivi 34 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp). Per entrambi ACER ha provveduto a lavori di ristrutturazione. Al civico 33 (24 alloggi) si è provveduto inoltre alla rifunzionalizzazione delle parti comuni, abbattimento delle barriere architettoniche, realizzazione di ascensore esterno e, al pianterreno, di tre nuovi appartamenti, di cui due predisposti per persone disabili. Costo dei lavori, terminati lo scorso marzo e durati 18 mesi, 430mila euro con finanziamento regionale. Al civico 38 è stata effettuata la rifunzionalizzazione di due alloggi al piano rialzato con abbattimento di barriere architettoniche. Costo dei lavori (terminati a maggio e durati 22 mesi), 259mila euro con finanziamento regionale.

    Sempre nei mesi scorsi ACER ha promosso, per i due condomini, un progetto di mediazione svolto con l’ausilio di una cooperativa di psicologi che hanno effettuato vari incontri con i residenti al fine di abbassare la conflittualità, per quanto fisiologica, presente tra famiglie che vivono l’una accanto all’altra. Martedì 25, alle ore 17:00, la festa di buon vicinato servirà anche a sancire il buon esito del progetto e ad accentuare la socializzazione tra condòmini.

    Alla festa porterà i saluti del Comune il vicesindaco Gloria Lisi, e parteciperanno il presidente ACER Cesare Mangianti, il vice Carlo Alberto Celli e il direttore generale Franco Carboni.

    “Talvolta diventano assegnatarie di alloggi ACER persone che hanno vissuto sempre per conto proprio – spiega il direttore Carboni – e a volte i doveri di buona convivenza dei condomini sono difficili da accettare e possono crearsi conflitti. Abbiamo provato a lavorare sulla mediazione di questi conflitti. Questi progetti e le feste di buon vicinato contribuiranno a creare un clima migliore ed una convivenza più serena e armoniosa”.