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Cronaca

Focus sulla sicurezza sul lavoro: in aumento le denunce per Malattie Professionali

Crescono invece le denunce per Malattie Professionali che dal 2013 al 2014 sono passate da 467 a 518 facendo posizionare il territorio al terzo posto per minor numero

Calano gli infortuni sul lavori nel riminese, mentre aumentano le denunce per Malattie Professionali. Di questo si è discusso giovedì durante un convegno svolto al Centro Congressi SGR ed organizzato da Unindustria Rimini. Nell'incontro è stato fatto il punto sulla situazione della prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali in Provincia.  I dati (fonte Inail) dimostrano che nella provincia di Rimini gli infortuni sul lavoro sono diminuiti: dai 6.310 del 2013 ai 5.714 del 2014.

Rimini è terza per minor numero di casi in regione dopo Ferrara 4.916 e Piacenza 5.012. Per quanto riguarda le denunce per incidenti mortali Rimini guida la classifica per minor numero di casi accertati (5). Crescono invece le denunce per Malattie Professionali che dal 2013 al 2014 sono passate da 467 a 518 facendo posizionare il territorio al terzo posto per minor numero dopo Piacenza (161) e Ferrara (417). Delle 518 denunce i casi positivi accertati sono stati 90. 

"I numeri - spiega Maria Teresa Colombo, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Rimini - ci dicono che per gli imprenditori occorre un aggiornamento continuo in materia. Se, infatti, da un lato calano gli infortuni grazie anche alle numerose iniziative di formazione che portiamo avanti da anni, dal'altro l'aumento del numero delle denunce di malattie professionali è sintomo di come l'argomento sia in continua evoluzione. Occorre conoscere bene le normative di riferimento. Oggi. il quadro legislativo ha subito una serie di adeguamenti principalmente indirizzati alla ricerca di semplificazioni e riduzioni di adempimenti ritenuti eminentemente burocratici".

"Si tratta di un approccio più manageriale alla salute e sicurezza sul lavoro, sviluppatasi negli ultimi 15 anni grazie ad un lavoro continuo e che sta offrendo risultati positivi ed indica opportunità di sviluppo - prosegue Colombo -. Ad esempio, per un’impresa la costruzione e l’adozione di un modello organizzativo 231 non è obbligatorio e può rappresentare un percorso molto complesso perché richiede impegno e motivazione, ma allo stesso tempo è un’occasione imperdibile per avviare un processo di cambiamento che porti l’azienda ad essere più pronta ad affrontare le sfide del futuro". 

Il Testo Unico ha introdotto la “responsabilità amministrativa d’impresa”: è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio da persone che hanno funzioni di amministrazione o di direzione nonché da persone che ne esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo, dai sottoposti e fornitori. Una responsabilità che però viene "alleggerita" in caso di adozione ed efficace attuazione di idonei modelli di organizzazione, gestione e controllo.   "Le associazioni degli imprenditori sono sempre più sensibili ai temi della legalità - sottolinea il Procuratore di Rimini Paolo Giovagnoli - I reati specifici previsti dalla 231, per fare qualche esempio, sono l'omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antifortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro, il riciclaggio, la truffa, la corruzione. Nel nostro territorio applichiamo regolarmente la legge a tutti i casi di omicidio colposo e lesioni colpose gravi per violazione delle norme antifortunistiche e finora solo in pochi casi per gli altri tipi di reato. La formazione dà sicuramente un contributo importante affinché le imprese sappiano operare con le giuste modalità e nel rispetto delle regole". 

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