Coriano approva il piano comunale di classificazione acustica
Per le imprese scatta l’obbligo di verificare entro 6 mesi la rispondenza delle proprie sorgenti di rumore
Non essendo intervenute osservazioni, nella seduta di ieri 3 marzo 2020, il Consiglio Comunale ha deliberato l’approvazione definitiva del Piano di Zonizzazione Acustica, recependo il parere di ARPAE-AUSL. La procedura di approvazione del Piano ha visto, dopo la sua adozione, avvenuta in Consiglio Comunale il 1 luglio 2019, la pubblicazione degli atti per sessanta giorni per consentire a chiunque può consultare le tavole e formulare osservazioni. “Un passo importante verso il progressivo allineamento della strumentazione urbanistica comunale alle esigenze di tutela e sviluppo del territorio - ha dichiarato il sindaco, Domenica Spinelli. - Ringrazio gli uffici ed i tecnici che hanno lavorato alla realizzazione del piano che ora passa alla fase gestionale.”
L’inquinamento acustico negli ambienti di vita è regolamentato in Italia dalla Legge 26 ottobre 1995, n.447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” che individua le competenze di Stato, regioni, province e comuni in materia. Tra le varie competenze attribuite ai comuni e stabilite all’art. 6 della Legge, ricade anche l’obbligo di procedere alla classificazione del territorio comunale,con un Piano di Zonizzazione Acustica, secondo i criteri stabiliti dalle regioni. Il Piano di Zonizzazione Acustica suddivide in zone il territorio Comunale ed a ogni zona attribuisce una classe acustica alla quale corrisponde un valore limite di inquinamento acustico che le sorgenti sonore devono rispettare. I valori limite di inquinamento acustico sono stati fissati dallo Stato, ai sensi dell’art. 3 comma 1, lettera a) della Legge n. 447/’95, tramite Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”.
La suddivisioni delle zone del territorio è stata effettuata per aree omogenee definite Unità Territoriali Omogenee (UTO), aventi al loro interno caratteristiche di omogeneità circa gli usi reali, tipologia edilizia e infrastrutture per il trasporto esistenti. Ad ogni zona è stata attribuita una classe relativa allo stato di fatto, cioè alla attività esistente prevalente e una classe relativa allo stato di progetto che deriva dalle trasformazioni urbanistiche potenziali.
L’approvazione definitiva del Piano di Zonizzazione Acustica comporta: per le imprese, l’obbligo di verificare entro 6 mesi la rispondenza delle proprie sorgenti ai valori emissione, immissione e di attenzione. In caso di superamento dei richiamati valori, dovranno predisporre un Piano di risanamento contenente le modalità e tempi di adeguamento (il piano di risanamento dell'impresa è attuato entro il termine massimo di 24 mesi). In generale, la riduzione degli adempimenti dell’utenza privata con l’eliminazione dell’obbligo, in alcuni casi, della presentazione della Relazione di Clima Acustico; i tecnici liberi professionisti potranno ora consultare agevolmente tale zonizzazione per individuare la classe acustica in cui ricade l’intervento, evitando di accollarsi le complesse valutazioni prima necessarie.