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Cronaca

Costa Concordia, la storia dell'animatore di bordo salva bimbi

Sabrina Ottaviani, cugina di Williams Arlotti, il riminese 36enne ancora disperso insieme alla piccola Dayana, di appena 5 anni, ha riportato sulla sua pagina di Facebook la vicenda di un animatore della nave da crociera

Emergono nuovi particolari relativi ai minuti concitati del naufragio della Costa Concordia. Sabrina Ottaviani, cugina di Williams Arlotti, il riminese 36enne ancora disperso insieme alla piccola Dayana, di appena 5 anni, ha riportato sulla sua pagina di Facebook la vicenda di un animatore della nave da crociera, Giovanni Lazzarini, che è riuscito a tranquillizzare e a trarre in salvo un gruppo di bambini, che avevano smarrito i loro genitori.

Lazzarini ha rilasciato la sua testimonianza ad Ottaviani, spiegando che intorno alle 21.20 si era soffermato a chiacchierare con Arlotti, la figlia e la compagna, Michela Maroncelli, tornata a casa a Verucchio nei giorni scorsi. Si trovavano ad una trentina di metri dal teatro della Concordia, quando si è sentito il “grattare” e il movimento anomalo della barca. “Ci siamo precipitati vicino ai bambini, otto in tutto", ha raccontato Lazzarini.

Sentiti dei segnali in codice, ha aggiunto l'animatore nella sua testimonianza, "ci siamo radunati in una zona sicura, perché la nave si era già inclinata lato sinistro. Ci siamo messi in cerchio con i bambini all'interno ed abbiamo cominciato a distrarli dalla situazione”. In quel frangente non c'erano più Arlotti, la figlia e la compagna. Lazzarini ha spiegato di aver cercato di smorzare la paura dei bimbi vestendosi da 'Spiderman', 'Incredibil' e 'Wonder Woman'.

Una volta udito il segnale di abbandono nave, "facendo una catena mano nella mano con i bimbi, siamo scesi al ponte 4, nella pick up area, per poi dividere i bimbi in base alle Musterstation di appartenenza”. Mentre si stava recando su quel ponte, l'animatore ha incontrato il padre di Dayana e la bimba. Ha spiegato che Arlotti era in stato di panico, che cercava medicinali, spingendolo nei punti d'incontro.

“Poi di lì sono andato con le mie colleghe verso la prua in cerca dei genitori – ha continuato ancora Lazzarini -. Arrivati là, abbiamo messo i giubbotti salvagente ai bimbi, e con grande difficoltà siamo ritornati, scivolando, verso poppa, con tutte le lance stracolme ed in fase di discesa a mare". L'animatore ha spiegato che “il miracolo è stato nel vedere affacciarsi un mio collega, ed un filippino, e dopo avere urlato che avevamo i bimbi, abbiamo dato precedenza a loro, e dopo ci hanno fatto salire a bordo".

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