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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Dal Grand Hotel di Rimini alla latitanza, l'immobiliarista Coppola arrestato ad Abu Dhabi

Dal 2006 al 2007 Coppola è stato alla guida del Grand Hotel di Rimini, un solo anno burrascoso prima del passaggio poi della proprietà alla famiglia Batani. L'imprenditore arrivò in Riviera con grandi ambizioni

Fu per un breve periodo anche proprietario del Grand Hotel di Rimini. L'immobiliarista romano Danilo Coppola è stato arrestato ad Abu Dhabi. Condannato a 7 anni di reclusione in via definitiva per il crac del Gruppo Immobiliare 2004, di Mib Prima e di Porta Vittoria, Coppola era latitante dal luglio dello scorso anno, la notizia è riportata da RomaToday. Nel settembre del 2022 l'Ufficio esecuzione della procura di Milano aveva emesso un mandato d'arresto internazionale nei confronti di Coppola, che tra il 2004 e il 2006 ha operato insieme a Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, poi ribattezzati i "furbetti del quartierino". Dopo la sentenza Coppola era sparito nel nulla, con la sua latitanza che si è conclusa dopo oltre un anno. In seguito all'ordine di carcerazione, nel quale la pena da scontare era stata calcolata in 6 anni, 2 mesi e 12 giorni (tolto dai 7 anni il cosiddetto 'pre-sofferto') e dopo il verbale di "vane ricerche" sul territorio italiano, il pm Adriana Blasco aveva firmato il mandato d'arresto internazionale.

Dal 2006 al 2007 Coppola è stato alla guida del Grand Hotel di Rimini, un solo anno burrascoso prima del passaggio poi della proprietà alla famiglia Batani. L'imprenditore arrivò in Riviera con grandi ambizioni, ma seguì un arresto con le accuse di associazione a delinquere, riciclaggio e bancarotta. 

Dopo un anno di ricerche gli investigatori sono riusciti a risalire alla posizione di Coppola, che stava trascorrendo la sua latitanza negli Emirati: all'arresto seguirò la richiesta di estradizione verso l'Italia. Prima di andare negli Emirati Arabi Uniti, Coppola si trovava in Svizzera (dove pare sia rientrato anche di recente per un problema di salute) e le autorità elvetiche avevano negato la sua consegna all'Italia in relazione ad un'ordinanza di custodia in carcere per un altro procedimento per tentata estorsione sul caso Prelios. Per mesi, tra l'altro, l'immobiliarista, anche se latitante, ha postato video sui suoi canali social attaccando i magistrati di Roma e Milano che hanno indagato su di lui proclamandosi sempre "innocente". Attualmente Coppola risulta indagato dalla procura di Milano anche per una tentata estorsione nei confronti della società proprietaria dell’area di Porta Vittoria.

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