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Cronaca

Disagio abitativo, in calo il numero degli sfratti nella Provincia di Rimini

Ammontano a 175 quelli eseguiti con l’intervento della forza pubblica, si tratta infatti del numero più basso di sfratti dal 2010 ad oggi

Sono stati 175 gli sfratti eseguiti con l’intervento della forza pubblica nella provincia di Rimini tra gennaio e novembre 2017. Pur in assenza del dato definitivo di dicembre – che si prevede comprenda una decina di atti – è già possibile confermare come prosegua la netta inversione di tendenza avviata negli ultimi due anni. Si tratta infatti del numero più basso di sfratti dal 2010 ad oggi: lo scorso anno furono 237, in calo rispetto al 2015 quando furono 248 e molto inferiori rispetto al 2014, quando si registrò un picco di 319 atti. “Non si può parlare di ‘uscita’ dalla crisi, ma i numeri ci riconsegnano un fenomeno in regressione e questo non può che essere un segnale positivo – sottolinea l’assessore alla protezione sociale Gloria Lisi – Dobbiamo considerare che quello del disagio abitativo è il problema di oltre la metà dei circa 1.300 cittadini che nel 2017 si sono rivolti allo sportello sociale di via Ducale e che hanno chiesto un supporto per la casa, attraverso contributi economici per il reperimento di soluzioni abitative, per il sostegno all'affitto e il pagamento delle bollette. Con gli interventi che mettiamo in campo, come Amministrazione cerchiamo di intervenire per evitare l’aggravarsi di casi di emergenza ed evitare il più possibile che si arrivi all’atto, sempre doloroso e difficile non solo per chi lo subisce, ma anche per chi lo esegue, dello sfratto con l’intervento della forza pubblica. Lo facciamo continuando a perseguire una politica di welfare non meramente assistenziale, ma un welfare attivo e capacitante”.

Sul fronte del supporto al disagio abitativo, proprio per evitare che si arrivi all’atto ultimo dello sfratto, l’Amministrazione interviene attraverso diversi strumenti, che mirano ad aiutare nella maniera più efficace le diverse esigenze delle famiglie più esposte. Nel 2017 sono stati 41 gli interventi per la cosiddetta morosità incolpevole (ossia quando, a causa di gravi, l’affittuario non riesce a pagare il canone) per un totale di contributi di oltre 138 mila euro. In tre anni sono stati 152 i casi, per un totale di 579 mila euro utilizzati per il rinvio di sfratti o l’estinzione degli stessi, dando così la possibilità alle persone di poter firmare un nuovo contratto con lo stesso proprietario o effettuare il deposito cauzionale per un nuovo alloggio. Dal 2014 al 2017 sono stati invece 62 gli sfratti che sono stati estinti in fase di citazione per la convalida. Un altro strumento in uso dall’Amministrazione è quello dell’agenzia di locazione, che favorisce l’incontro della domanda e dell’offerta sul mercato privato: nel 2017 sono stati 11 gli interventi, per circa 98.300 euro vincolati per garanzie a tutela del proprietario e 38.166 di contributi erogati alle famiglie (dall’attivazione dell’Agenzia nel 2015 sono stati circa 350 mila euro i contributi erogati).

Per quanto riguarda gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, nel corso del 2017 sono state 54 le nuove assegnazioni, mentre 13 le mobilità, cioè gli spostamenti tra alloggi nell’ambito dell’Erp. Di questi cambi, cinque sono stati attivati d’ufficio perché riguardavano alloggi di ampia metratura che erano sottoutilizzati e quindi sono stati messi a disposizione dell’Amministrazione per assegnarli a nuclei famigliari più numerosi. Complessivamente, dal 2009 al 2016 sono stati realizzati e consegnati 332 nuovi alloggi di edilizia convenzionata a canone calmierato (Viserba, Gaiofana, Orsoleto, Torre Pedrera, Viserbella, Via Toni, Tomba nuova) e 80 alloggi di edilizia residenziale pubblica (Viserba). L’albergo sociale infine è una sperimentazione che ha permesso in 5 anni di dare risposta a 40 nuclei famigliari per un totale di 64 persone che si sono trovate in situazioni di forte disagio abitativo. Il progetto interviene, offrendo ospitalità temporanea a quelle famiglie che alla data di esecuzione dello sfratto non si è ancora potuto attivare per reperire una nuova soluzione abitativa.

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