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Cronaca Riccione

Divieto di balneazione, i bagnini di Riccione lanciano test su acqua ancora più veloce

Un sistema per scendere sotto le 18-22 ore necessarie alle analisi e garantire maggiore tempestività

La velocizzazione del metodo di controllo delle acque di balneazione in Emilia-Romagna, che dalla prossima stagione passerà da 48 a 18-22 ore è "un passo avanti". Ma da Riccione i bagnini pesano di riuscire a ridurre ancora di più i tempi, cosa che oggi hanno spiegato in Comune al sindaco Renata Tosi, l'assessore comunale all'Ambiente Lea Ermeti, i tecnici comunali, il direttore generale dell'Arpae Emilia-Romagna Giuseppe Bortone e alcuni esperti Arpae e ambientali dell'Università di Bologna. Presente anche il presidente della cooperativa Adriatica, Giancarlo Copioli. Da settembre dello scorso anno, ha detto il presidente della cooperativa bagnini, Diego Casadei "stiamo lavorando ad un'idea aggiuntiva che abbiamo portato all'attenzione dell'amministrazione comunale, dell'Arpae e della Lega cooperative dell'Emilia-Romagna".

Un'idea che "abbiamo anche sottoposto agli esperti dell'Università di Bologna e di Arpae e che porterebbe vantaggi ancora più importanti sia alla salute dei bagnanti che all'ambiente". Le tecnologie esistenti oggi, ha aggiunto Casadei, "lo permetterebbero, e quindi magari dopo un periodo sperimentale di affiancamento per testarne la validità, si potrebbe arrivare a un metodo che riduce ancora di più i tempi per ottenere i risultati delle analisi sulle acque di balneazione. I tempi rapidi delle analisi sono positivi per tutti, prima di tutto per la salute pubblica". Il direttore generale dell'Arpae Emilia Romagna, Giuseppe Bortone, ha risposto che "Arpae è disponibile a proseguire un percorso di ulteriore innovazione che oltre per gli aspetti scientifici, risulta di massimo interesse per il pieno coinvolgimento di tutti gli attori per la tutela e la valorizzazione del sistema mare-costa".

L'assessore Ermeti richiamando l'importanza del "lavoro di squadra" e della "condivisione degli obiettivi", ha aggiunto che "è essenziale che ci sia comunicazione e confronto tra cooperativa bagnini e amministrazione e gli enti preposti alla salvaguardia della balneazione per mantenere sempre alta l'attenzione". Intanto, c'è un "costante lavoro di controllo con Arpae anche per quello che riguarda le aste fluviali e con Hera per il buon funzionamento delle vasche di laminazione". L'estate scorsa, proprio a Riccione, si sollevò un polverone per i divieti di balneazione. Recentemente, il ministero della Salute ha accolto la proposta della Regione Emilia-Romagna di modificare il metodo di controllo delle acque di balneazione e di ridurre i tempi per avere i risultati delle analisi, che appunto dalla prossima stagione passeranno da 48 a 18-22 ore.

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