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Cronaca Novafeltria

Donne vittime delle violenze, una stanza dedicata per sfogarsi coi carabinieri

La Compagnia di Novafeltria si dota della "Stanza tutta per sé”, nel corso del 2018 aumentati sensibilmente i reati di genere

E' stata inaugurata all’interno della sede della Compagnia Carabinieri di Novafeltria la seconda “stanza tutta per sé” del territorio provinciale riminese – che consiste in un’aula per le audizioni da dedicare, per esigenze di ascolto e verbalizzazione, di tutte le vittime di situazioni di violenza di genere. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Rimini,  Colonnello Giuseppe Sportelli, ha fatto gli “onori di casa”, ricevendo il Sindaco di Novafeltria dr. Stefano Zanchini, il Sostituto Procuratore dott. Davide Ercolani in rappresentanza del Procuratore della Repubblica, il Vice Prefetto Vicario dott.ssa Chiara Pintor, il dott. Orlando Parrella dirigente della Divisione Anticrimine della Questura, la Past President del club di Rimini del Soroptimist, dott.ssa Anna Maria Balli Tasini, gli esponenti dell’associazione antiviolenza “Rompi il Silenzio” di Rimini, i Dirigenti scolastici della Valmarecchia e dell’omonima Fondazione.
La cerimonia è iniziata con i saluti del Comandante Provinciale a tutte le Autorità presenti  e i ringraziamenti all’Associazione Soroptimist International di Rimini, rappresentata dalla dott.ssa Anna Maria Balli Tasini, che “con sacrificio ed entusiasmo si è dedicata all’importante progetto”, delineando il percorso attraverso il quale si è giunti a costituire questa seconda “stanza” anche a Novafeltria “per servire l’intera Valmarecchia” e ricordando che la prima realizzazione in assoluto era stata presso la Compagnia CC di Torino Mirafiori, per poi essere estesa a livello Nazionale.

Dopo i saluti si è passati alla scopertura della targa da parte del Sindaco di Novafeltria e del Vicario del Prefetto Dott.ssa Chiara Pintor, al taglio del nastro effettuato dalla dott.ssa Anna Maria Balli Tasini e dal Cap. Silvia Guerrini, Comandante della Compagnia CC di Novafeltria, inaugurando la “Stanza tutta per sè”, a disposizione da oggi in poi di tutte le donne che hanno la necessità di essere ascoltate da personale dell’Arma, uomini e donne specializzati nello specifico settore. L’evento rientra nel progetto denominato “Una Stanza tutta per Sé” – promosso, su scala nazionale,  dall’associazione “Soroptimist International d’Italia” d’intesa con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – che mutuando il nome da un celebre romanzo della famosa scrittrice inglese Virginia Woolf, si prefigge di fornire all’interno delle strutture dell’Arma uno spazio accogliente per tutte le vittime di episodi di violenza di genere. Alla pratica realizzazione dell’iniziativa a livello locale, oltre ai vertici provinciali dell’Arma dei Carabinieri ed ai membri della locale sezione di Soroptimist, hanno collaborato, con entusiasmo, anche gli studenti del Liceo Artistico “Volta-Fellini” di Riccione, che hanno ricevuto l’onore di esporre le proprie “opere” all’interno della Stanza. Così come i ragazzi dell’alberghiero dell’Istituto Comprensivo Superiore “Tonino Guerra” di Novafeltria, che hanno voluto contribuire ad esaltare l’importanza dell’evento per tutta la comunità feltresca offrendo un assaggio delle loro capacità culinarie, in un sobrio ma curato aperitivo, per brindare a questo nuovo luogo di incontro per le esigenze dell’intera comunità.

La “stanza” è arredata con mobilio a basso impatto visivo per favorire una maggiore distensione alle fruitrici grazie anche alla dotazione di un sistema di video-ripresa, utilizzabile (con la piena consapevolezza della donna che narra) con il fine di raccogliere la testimonianza senza interrompere la donna nei suoi ricordi ed ascoltarla senza interferenze, mantenendo la fedeltà delle sue parole e del suo stato d’animo. L’aula è dotata di una piccola area giochi finalizzata a rasserenare i bambini che, talvolta, accompagnano le proprie mamme. Un’iniziativa che testimonia ancora una volta l’attenzione  dell’Arma dei Carabinieri sul fronte della lotta ad ogni forma di violenza di genere, aspramente combattuta in ogni lembo di territorio di questa provincia. L’Arma dei Carabinieri da anni è impegnata concretamente nella cosiddetta tutela delle “fasce deboli”, avendo recepito le molteplici istanze sociali sempre più attente alle vittime e alla centralità della loro tutela anticipata. Pertanto, al fine di accrescere la tutela delle vittime e di monitorare il fenomeno, sono state assunte una serie d’iniziative sia a livello centrale che periferico.

Nel primo caso, in virtù di un protocollo d’intesa tra il Ministero della Difesa e il Ministero della Pari Opportunità, cui è seguita una convenzione di attuazione tra il dipartimento per le parti opportunità e il Comando Generale dell’Arma, veniva istituita nel 2009 la Sezione “Atti persecutori”  nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche del RACIS in Roma. Tra gli obiettivi strategici di questa nuova articolazione vi è quello di sviluppare studi e ricerche di settore volti all’approfondimento delle dinamiche sottostanti alle violenze in danno di vittime vulnerabili, anche attraverso collaborazioni con l’autorità scientifica. Tale unità concorre, altresì, alla formazione e all’aggiornamento dei Carabinieri di ogni ordine e grado in tema di violenza contro le donne o i minori. Lo scopo è quello di fornire, al personale che opera in ambito investigativo, la capacità di coniugare le esigenze delle indagini con la necessità di adottare un approccio che riduca al minimo la cosiddetta “vittimizzazione secondaria”, ovvero le conseguenze negative che potrebbero derivare alla vittima con il contatto con le istituzioni. 

Nel prosieguo di tale strategia nel 2010, presso le Legioni Carabinieri di tutto il paese, sono stati svolti corsi in favore di Comandanti di Compagnia e Stazione per un totale di 5.600 unità; nel 2011 presso la Scuola di Perfezionamento della Scuola di Polizia si sono tenuti corsi per ulteriori 1.650 militari. Inoltre, dal 2013 presso l’ISTI (Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma) in Velletri (Roma) si svolgono annualmente corsi di formazione in materia di “violenza di genere”. Al termine del corso, il personale così formato va ad alimentare la “rete nazionale di monitoraggio”, istituita nel 2014 dal Comando Generale del Arma e formata da una rete di militari che, a livello provinciale, fungono da referenti dei Comandanti ai vari livelli per la trattazione dei casi più delicati e per avere un monitoraggio costante del fenomeno a livello nazionale. Tali unità hanno il compito altresì di favorire la tessitura di relazioni tra gli altri operatori sul territorio (centri antiviolenza, assistenti sociali, presidi ospedalieri, etc,), di osservare e rilevare particolari derive o acutizzazioni di fenomeni, di operare nella raccolta dei dati necessari all’analisi criminologica degli avvenimenti e di diffondere le buone prassi in materia.

A livello periferico, oltre alle attività prettamente investigative svolte dalle diverse componenti capillarmente diffuse sul territorio (Comandi Stazione/Compagnia/Provinciale), vengono poste in essere una serie di attività finalizzate a diffondere la cultura della tutela delle fasce deboli. Più nello specifico, in questa Provincia sono state assunte le seguenti iniziative: numerosi incontri/dibattiti con le donne, con il concorso e supporto di associazioni anti-violenza sulla specifica tematica; 7 corsi di auto-difesa, tenuti da istruttori dell’Arma, nei Comuni di Rimini, Novafeltria, Riccione e Bellaria Igea Marina che, completamente gratuiti, hanno consentito la partecipazione di nr. 180 donne di ogni età per apprendere tecniche di autodifesa e reazione in caso di aggressione; il supporto alle associazioni antiviolenza a difesa delle donne, che si vanno sempre più diffondendo sul territorio, a cui va un sentito ringraziamento per il constante contributo fornito; attività divulgative presso istituti scolastici e presso associazioni a tutela delle donne; partecipazione di Ufficiali o Sottufficiali a simposi, manifestazioni, dibattiti ed eventi pubblici in qualità di relatori; diffusione di dépliant e materiale informativo per la conoscenza e la gestione del fenomeno; l’inaugurazione odierna, per l’appunto, presso la Compagnia Carabinieri di Novafeltria di un’“aula per le audizioni”, come già avvenuto a Cattolica presso la locale Tenenza Carabinieri, in collaborazione con l’Associazione Soroptimist International, alla luce del protocollo nazionale con il Comando Generale dell’Arma, a favore delle donne vittime di violenza.

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