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Cronaca

Ausl, inaugurato l'ecocardiografo donato dall'Ascor

Mongiello ha raccontato la genesi dell’acquisizione dell’apparecchio da parte dell’Ascor, rivelando che l’idea nacque a seguito del lascito di una benemerita cittadina riminese

Si è svolta vener mattina, all’Ospedale “Infermi” di Rimini, una sobria cerimonia inaugurativa del nuovo ecocardiografo donato dall’Ascor (Associazione di Sostegno alla Cardiologia Ospedaliera Riminese) all’Unità Operativa guidata dal dottor Giancarlo Piovaccari. Vi hanno partecipato, oltre al dottor Piovaccari, il direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, il direttore del presidio ospedaliero di Rimini Santarcangelo e Novafeltria Stefano Busetti, il vicepresidente dell’Ascor, cavalier Damiano Mongiello.

Mongiello ha raccontato la genesi dell’acquisizione dell’apparecchio da parte dell’Ascor, rivelando che l’idea nacque a seguito del lascito di una benemerita cittadina riminese. Da quella somma si partì, con iniziative e petizioni dell’Ascor, per raccogliere il restante fabbisogno finanziario, fino ad arrivare ai centomila euro di costo dell’apparecchiatura che da oggi è operativa.  Busetti ha chiarito che “questo momento inaugurativo è una delle iniziative che si stanno svolgendo in occasione della Giornata del cuore e del venticinquesimo della nascita dell’Ascor, che contemplano anche la manifestazione di piazza di domenica prossima”, e ha ricordato che questo apparecchio, così come altri di cui si stanno perfezionando le donazioni e acquisizioni, andranno ad arricchire la dotazione tecnologica del nuovo reparto di Cardiologia che di qui a qualche settimana si trasferirà al terzo piano del Dipartimento di Emergenza Accettazione (Dea) dell’Ospedale di Rimini.

Da sempre infatti l’Ascor è al fianco del reparto, attraverso un sostegno costante che si esplicita in numerose donazioni: dalle attrezzature diagnostiche di maggior valore economico come quella oggetto della presente donazione, all’implementazione, costante e continua, della rete dei defibrillatori semiautomatici (Dae) in ambito extraospedaliero, per rendere il territorio provinciale di Rimini il più possibile cardioprotetto. Piovaccari e Mongiello hanno tra l’altro voluto ricordare i “padri” dell’Ascor, che compie un quarto di secolo di vita, citando in particolare il dottor Ferdinando Rossi (all’ora primario della Cardiologia e ora presidente dell’Ascor, oggi assente per problemi famigliari), il dottor Pesaresi, il dottor Marzaloni, il dottor Antonio Destro, “padre” di tutti i defibrillatori riminesi e ora nel direttivo dell’Ascor).

Grazie a tutti loro la cardiologia riminese ha intrapreso un percorso virtuoso che la porta ora ad essere nelle condizioni di fornire servizi di alta qualità ai residenti ma anche a pazienti non riminesi. “Siamo partiti nel ’94 col primo  angiografo – ha ricordato Piovaccari – poi nel ’97 abbiamo fatto la prima coronarografia, e così via, avendo oggi una serie di apparecchi di ultima generazione per i nostri pazienti. L’Ascor è sempre stato al nostro fianco col suo importantissimo sostegno”. Molto sentiti e non formali i ringraziamenti all’Ascor del dottor Tonini, che ha ribadito come un rapporto virtuoso tra il mondo della sanità e quello della società civile, “siano fondamentali per la crescita dei servizi per tutta la comunità”. Ogni anno sono circa tremila i pazienti seguiti presso il reparto di Cardiologia dell’Ospedale “Infermi” di Rimini, e tra questi, sono circa trecento l’anno gli interventi di trattamento di infarto miocardico acuto attraverso angioplastica, e seicento, nel complesso, i casi di infarto trattati.

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