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Cronaca

Emergenza neve, primo bilancio: caduti fino a 3 metri di neve

L'assessore regionale alla sicurezza territoriale, difesa del suolo e della costa e protezione civile Paola Gazzolo, traccia un primo bilancio dell'emergenza neve in occasione della Giunta regionale

“L’emergenza neve di queste settimane ha confermato il ruolo di snodo fondamentale svolto dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile nel raccordare le competenze e le attività dell’intero sistema regionale, in stretta relazione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile”. Lo ha detto l’assessore regionale alla sicurezza territoriale, difesa del suolo e della costa e protezione civile Paola Gazzolo, facendo un primo bilancio dell’emergenza neve in occasione della Giunta regionale.

Nel corso della seduta il presidente Vasco Errani ha ringraziato l'Agenzia  regionale di protezione civile, i volontari,  i cittadini, le  Prefetture, le Forze dell'Ordine e tutti gli Enti e le Istituzioni che, anche da fuori regione,  si stanno impegnando a fronte di un'emergenza che non è ancora finita.  
“Attraverso il Centro Operativo Regionale, attivo 24 ore su 24 - ha spiegato Gazzolo – stiamo garantendo l’attuazione del Piano Operativo attivato in seguito alla dichiarazione dello stato di crisi regionale decisa dal Presidente Errani  lo scorso 6 febbraio e  assicurando la presenza di mezzi e uomini aggiuntivi dell’Esercito e di altre Regioni. Accanto all’Agenzia stanno lavorando tutte le strutture regionali, dando prova della capacità dell’intero sistema di funzionare anche nel raccordo tra le sue componenti.”

Complessivamente hanno operato sul territorio emiliano-romagnolo squadre  provenienti dai 9 coordinamenti provinciali del volontariato di Protezione civile per un totale di oltre 2 mila volontari.  Nelle province di Rimini e Forlì Cesena sono stati attivati oltre 435 mezzi operativi (spazzaneve, turbine, minifrese, gatti delle nevi ecc.),  considerando sia quelli della colonna mobile della Protezione civile, che quelli messi a disposizione da Vigili del Fuoco, Esercito, Aeronautica, Corpo Forestale dello Stato, Regione Veneto, Valle d’Aosta e Province autonome di Trento e di Bolzano. Le province di Modena, Parma e Reggio-Emilia hanno garantito un supporto, con la presenza di propri funzionari, presso i centri di coordinamento attivati nei territori di Rimini e Forlì-Cesena e del Centro Operativo regionale.

Per la prima volta è intervenuto nella gestione dell’emergenza neve e gelo anche il Servizio Tecnico di Bacino Romagna, con 12 ingegneri  strutturisti per supportare le verifiche di stabilità degli edifici in affiancamento ai Vigili del fuoco e dei tecnici dei Comuni. Nello specifico, si sono svolti 84 sopraluoghi nel territorio di 24 comuni (56 nella Provincia di Forlì Cesena e 56 in Provincia di Rimini). Tra le strutture verificate, 25 scuole, 18 sedi istituzionali, 13 caserme, 21 strutture private e 8 istituti di culto.

A fianco dei professionisti del Servizio Tecnico di Bacino Romagna hanno prestato la loro opera anche alcuni tecnici del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione, impegnati in una preziosa attività di raccolta e aggiornamento dei dati per consentire in tempi rapidi l’elaborazione di un quadro preciso della criticità in corso e, soprattutto, garantire un veloce avvio delle istruttorie per gli interventi urgenti a favore dei Comuni. 

Nelle Province di Forlì-Cesena e Rimini sono state 387 le persone evacuate, alcune delle quali assistite nei centri di accoglienza comunali, altre alloggiate in strutture ricettive e sanitarie, mentre la maggior parte (268) ha trovato sistemazione presso amici e parenti. Arpa ha fornito il monitoraggio continuo dell’evento con previsioni a breve di grande utilità per programmare le azioni di prevenzione e gestione dell’emergenza e ridurre pericoli e disagi ai cittadini. Il raccordo con l’Assessorato regionale alla scuola  e con l’Ufficio scolastico regionale  ha garantito che le sospensioni dell’attività didattica non compromettessero la validità dell’anno scolastico.

Gli interventi del Servizio 118 - Il sistema 118 regionale è  impegnato fin dall' 1 febbraio a fronteggiare un notevole aumento delle richieste di soccorso.  Nei dodici giorni di “emergenza neve” le centrali operative 118, oltre a prolungare gli orari dei mezzi presenti in servizio, hanno anche provveduto ad attivare ogni giorno mediamente ulteriori 30 ambulanze. In tale periodo l’aumento degli interventi è stato del 16.5 % prevalentemente riferibile a traumi.  L’Assessorato regionale alla sanità  e le sue diramazioni territoriali sono  intervenuti anche sul fronte delle strutture veterinarie attivando una ricognizione delle conseguenze delle nevicate sugli allevamenti.

I dati sulle precipitazioni nevose - L’andamento delle nevicate ha visto una regione divisa a metà: qualche giorno con nevicate significative sull’Emilia (mercoledì 1, giovedì 2, sabato 4, domenica 5, venerdì 10 e sabato 11 febbraio), mentre sulla Romagna le nevicate sono state copiose e praticamente continue per l’intero periodo, con una breve pausa solo tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio. I massimi sono stati raggiunti nel settore orientale della regione, con particolare riferimento all’Appenninico Forlivese, Cesenate e Alta Valmarecchia, con valori di precipitazione cumulata di 250-300 cm (localmente, per effetto del vento, anche quantitativi maggiori), mentre nella fascia collinare delle stesse province sono stati registrati valori fino a 150-200 cm di neve e nei capoluoghi è stato superato il metro di altezza (nella città di Forlì sono caduti 150 centimetri).

Nel settore centrale della Regione sono stati registrati valori cumulati intorno agli 80-90 cm nelle città di Bologna, Modena, Reggio Emilia e spessori anche superiori al metro nella fascia collinare e montana. Nel settore occidentale, province di Parma e Piacenza, sono stati registrati complessivamente valori minori, con cumulate al suolo per l’intero periodo dell’evento di 15 cm nella fascia di pianura e valori medi intorno ai 45 cm nell’Appennino parmense. Facendo riferimento solo all’ultimo evento, da venerdì a domenica scorsi, sono stati registrati in Romagna valori fino a 130 cm di neve (in particolare in Valmarecchia, Novafeltria). Intense le raffiche di vento con valori fino a 65 km orari sulla costa e  oltre 100 km/h sui rilievi. Mareggiate hanno interessato l’intera costa e hanno avuto il culmine tra venerdì 10 e sabato 11 febbraio.

La dichiarazione dello stato di emergenza del 6 febbraio - Il giorno 6 febbraio il Presidente della Regione, Vasco Errani, con decreto n.11 del 6 febbraio 2012 ha dichiarato lo stato di crisi regionale fino al 31 maggio 2012 per le eccezionali nevicate e gelate nei territori delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza.  Contemporaneamente è stato deciso lo stanziamento di due milioni di euro per far fronte agli interventi urgenti. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato il Dpcm dell'8 febbraio 2012: dichiarazione eccezionale rischio di compromissione degli interessi primari per le eccezionali avversità atmosferiche di febbraio 2012.

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