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Cronaca

Torna la bufera. La Provincia: "C'è un dispiegamento di forze mai visto"

Una nuova bufera di neve è in agguato per tutta la Romagna dalla serata del 9 febbraio. L'allerta è alta ma nel territorio è tutto pronto: soccorsi, mezzi, posti letto e volontari.

Una nuova bufera di neve è in agguato per tutta la Romagna. Il peggioramento è previsto dalla serata di giovedì 9 febbraio per tutto il fine settimana. L'allerta rimane alta ma nel territorio riminese è tutto pronto: soccorsi, mezzi, posti letto e volontari.

"Al di là dei disagi della neve e della stanchezza - conferma l'assessore alla Protezione Civile della Provincia di Rimini, Mario Galasso - partiamo da una situazione abbastanza tranquilla per il numero di mezzi e di persone a disposizione. A Novafeltria e a Morciano abbiamo centri di coordinamento oltre alla collaborazione di Provincia, Protezione civile, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Polizia di Stato, Carabinieri e volontari. Sono in arrivo inoltre 50 vigili del fuoco da Trento. Si può dire che c'è un dispiegamento di forze mai visto prima".

Dall'esperienza di questi giorni è evidente la forza della neve non va sottovalutata quindi occorre prendere tutte le misure preventive: "In questi giorni  - continua l'assessore - tutti i sindaci dei Comuni del territorio hanno censito i nuclei famigliari che potrebbero avere maggiori difficoltà, chi per motivi di isolamento o per questioni sanitarie. Con la nuova ondata di maltempo, infatti, potrebbe esserci un black out elettrico o delle telecomunicazioni. Abbiamo invitato quindi queste persone a trasferirsi da parenti o amici che abitano in luoghi non isolati mentre per chi ha problemi sanitari, ad esempio chi deve fare trasfusioni o ha bisogno di ossigeno, abbiamo previsto un'ordinanza apposita in modo da garantire l'assistenza. In alcuni casi abbiamo proposto, alle persone che faticano a lasciare casa propria, di ospitare almeno un volontario della Protezione Civile che sarà dotato di radio per avere il polso della situazione in caso di emergenza. Per i casi limite sono a disposizione anche degli elicotteri".

Un caso "limite" e quasi bizzarro è stato affrontato nei primi due giorni della grande nevicata: "Nei primi giorni di emergenza  - racconta Galasso - sono stati circa 500 i nuclei famigliari della Valmarecchia che si sono trovati isolati ma nel giro di massimo 24 ore siamo riusciti a raggiungere tutti. Un caso particolare è stato quello di un uomo, conosciuto come l' 'eremita' che abita da anni in un posto dimenticato dal mondo, in una casa senza luce, gas, acqua nè finestre. All'arrivo del soccorso alpino, che è riuscito a raggiungere la destinazione solo il secondo giorno dalla bufera  dopo un primo tentativo fallito del giorno precedente, l'uomo ha brontolato: 'Cosa volete da me? Io sto bene da solo. Andatevene!' ".

Per chi, invece, non rinnega aiuto e assistenza, l'assessore Galasso rassicura: "Su tutto il territorio, ma in particolare nell' Alta Valmarecchia, abbiamo preso accordi con alberghi e ostelli per ospitare chi si trova costretto ad allontanarsi da casa. In tutto sono circa 100 posti letto mentre ne sono stati allestiti altrettanti presso l' Istituto Enaudi di Novafeltria".

In attesa della nuova grande neve l'invito di non mettersi in strada è unanime: "Invitiamo la popolazione - conclude Galasso - a muoversi il minimo indispensabile per le strade in modo da lasciarle libere per le eventuali azioni di soccorso. Inoltre prevediamo di tenere chiuse le scuole dell'Alta Valmarecchia e della Valconca sia venerdi 10 che sabato 11 febbraio".

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