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Cronaca

Rifiutano di saldare il conto del kebabbaro da 90 euro: "Siamo della mala, non vi paghiamo"

Nel mirino di padre e figlio un'attività di gastronomia e un bar, per non pagare un sospeso di 150 euro avevano millantato l'appartenenza al crimine organizzato

Sono accusati di estorsione e violenza privata padre e figlio, di 73 e 39 anni entrambi già noti alle forze dell'ordine e originari della Puglia, col più giovane che è stato arrestato mentre per l'altro è scattato il divieto di avvicinamento alla vittima che era obbligata ad accoglierli nel suo locale dove pretendevano di mangiare a sbafo.  Ad avviare l'indagine della Squadra mobile della Questura riminese è stata la denuncia del titolare di un kebab e pizzeria nella zona mare di Rimini che ha raccontato agli inquirenti di come, entrambi, avessero preso il vizio di non pagare panini e tranci di pizza. Quando il conto in sospeso era arrivato ai 90 euro, la vittima ha iniziato a fare le sue rimostranze ma è stato a questo punto che è arrivato il colpo di scena. Il 39enne, infatti, avrebbe iniziato a millantare la sua appartenenza al crimine organizzato paventando una serie di pesanti ritorsioni sull'attività e sul titolare che, oltre ad essere minacciato con un coltello, sarebbe stato anche intimidito con promesse di morte. Stesse condotte anche per il 73enne che, spalleggiato dal figlio, anche lui pretendeva di non pagare quanto consumava.

Dalle indagini è emerso che la vittima non era solo il kebabbaro ma, anche, un bar nei pressi di questo dove risulta un conto non saldato di 50 euro tra caffè, brioches e cappuccini. Anche in questo caso, per non pagare sarebbe stato usato lo stesso modus operandi. Per il 39enne sono quindi scattate le manette con il gip che ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre, per il padre, è arrivato il divieto di avvicinamento ad una distanza inferiore di 300 metri dalle parti offese. Sono in corso ulteriori approfondimenti da parte degli investigatori della Squadra mobile su eventuali ulteriori vittime dei soggetti nei confronti dei quali è stata eseguita l’ordinanza del giudice. Padre e figlio, difesi dall'avvocato Mirco Renzi, compariranno venerdì mattina davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia.
 

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